L’OMICIDIO Della 49enne cinese 

Gli investigatori ora s’affidano anche alla videosorveglianza

AGROPOLI . Sono ore di grande lavoro per gli inquirenti per cercare di dare un volto all’assassino di Lin Su Qing, la 49enne cinese rinvenuta cadavere e in stato di decomposizione, lo scorso...

AGROPOLI . Sono ore di grande lavoro per gli inquirenti per cercare di dare un volto all’assassino di Lin Su Qing, la 49enne cinese rinvenuta cadavere e in stato di decomposizione, lo scorso mercoledì in un appartamento di via Caravaggio ad Agropoli. Le indagini, coordinate dal procuratore capo di Vallo, Antonio Ricci e curate dal pm Paolo Itri, sono serrate. I carabinieri della locale compagnia, diretti dal capitano Francesco Manna, si stanno concentrando sulla vita privata della donna.
Residente a Terzigno, era arrivata ad Agropoli qualche giorno prima di Natale e avrebbe dovuto fare ritorno nel Napoletano proprio mercoledì 3 gennaio, giorno in cui è stata ritrovata morta dal proprietario dell’appartamento, che non riusciva a mettersi in contatto con lei. Questi, dopo vari tentativi, andati vani, è entrato in casa, con le doppie chiavi e l’ha trovata priva di vita, quindi ha avvertito i carabinieri. Al vaglio degli investigatori è la motivazione secondo la quale la donna aveva scelto la capitale del Cilento per passare le vacanze natalizie. Vogliono comprendere se la stessa avesse dei riferimenti ad Agropoli o se tale scelta fosse stata causale.
Pare che nella camera, teatro del delitto, non sia stato trovato il cellulare che la donna utilizzava abitualmente, che avrebbe potuto agevolare i militari nella ricerca di eventuali persone contattate poco prima di venire uccisa (si pensa la notte di Capodanno). Magari il suo aguzzino l’ha contattata prima di recarsi al civico 1 di via Caravaggio.
Un aiuto potrebbe comunque venire dai tabulati telefonici collegati al numero intestato alla vittima. Inoltre, i militari stanno visionando le immagini della telecamere di videosorveglianza, comunali e private, per cercare di scovare anche un minimo indizio che possa portarli all’assassino.
Certamente una grossa mano potrà venire dall’autopsia, che verrà operata martedì mattina, alle ore 11.30, presso la morgue dell’ospedale di Vallo della Lucania. In quel contesto, il medico legale Adamo Maiese, si affiderà alla Virtopsi, una tac tridimensionale capace di scovare anche le minime lesioni a carico del cadavere della donna. Quindi farà l’autopsia tradizionale. Sarà così stabilito, tra l’altro, se la donna ha avuto un rapporto sessuale prima di essere uccisa e se ci sia stata una colluttazione prima del decesso, avvenuto per asfissia. L’ipotesi più plausibile è che la donna sia stata prima stordita con diversi colpi a testa e viso, quindi imbavagliata con dello scotch che le copriva anche le vie respiratorie.
Andrea Passaro
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