truffa all’inps

Gli inquirenti sbarcano a Milano

Controllate centinaia di posizioni sospette al reparto informatico

Arriva a Milano l’inchiesta “Mastro Lindo” sulle maxitruffe Inps. Gli inquirenti coordinati dal pm Lenza hanno effettuato acquisizioni e riscontri nelle sedi del capoluogo lombardo, dove si trova il reparto nazionale informatico dell’ente previdenziale, in quattro giorni di lavoro, da mercoledì fino a sabato scorso.

In quattro giorni gli uomini della sezione polizia giudiziaria dei carabinieri, guidata dal luogotenente Massimo Santaniello, hanno recuperato collegamenti, file e dati utili a completare la complessa ricostruzione del già ingente quadro probatorio agli atti, ultimando le fasi di acquisizione, agli sgoccioli dell’inchiesta madre. In precedenza gli investigatori erano arrivati alle sedi Inps di Roma e Napoli, con identiche perquisizioni a caccia di dati informatici da incrociare.

I risultati della tappa milanese saranno inseriti nel filone principale sull’asse delle tre grandi città, sedi delle rispettive centrali previdenziali. Il lavoro della procura è ormai arrivato al vertice della costruzione truffaldina, ben oltre l’ambito dell’Agro e l’area paganese, conteggiando migliaia di casi esaminati, per guadagni illeciti di milioni di euro e un lavoro in svolgimento per ricostruire complicità di primo piano. Il continuo approvvigionamento dalle casse dell’ente è stato rimessso insieme dalla magistratura nocerina a partire dalla primavera 2012, riassumendo in un numero enorme di episodi il quadro d’accusa.

Nel mirino sono finiti funzionari conniventi, necessari appoggi, rapporti illeciti pronti a diventare favori e voti, contabilizzati attraverso il denaro erogato dall’Inps. Dopo l’ultimo step che ha indagato con due misure cautelari i fratelli Raffaele e Antonino Trapani, vertici di un triangolo societario illecito, con richieste di scarcerazioni e dissequestri ancora in attesa del vaglio gip, l’indagine è ancora aperta.

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