Gli hanno rubato 4 auto, scrive al prefetto 

Vincenzo Musto, ex consigliere di circoscrizione, è esasperato: «Non si può più andare avanti così, chiediamo aiuto»

«Non bastavano le case svaligiate, l’immondizia raccolta con difficoltà, ora anche i ladri d’auto, a segnare il grado di abbandono del Parco Arbostella». Alla quarta auto rubata, una Ford Eco, Vincenzo Musto, lex consigliere circoscrizionale di Salerno, rappresentante di Alleanza Nazionale e poi de La Destra, si rivolge al prefetto ed al questore per chiedere un aiuto concreto contro le razzie dei ladri all’interno dei fabbricati della zona residenziale alla periferia orientale della città.
«All’interno del cortile del mio palazzo ho subito il furto di tre Alfa Romeo e ora di una Ford – afferma il funzionario di una nota azienda di accumulatori ed ex dirigente della Battipagliese calcio – . E non sono l’unico ad aver patito queste disavventure: solo nel mio fabbricato una condomina ha visto sparire quattro auto e ad un altro se ne sono volatilizzate tre». A sconfortare Musto il particolare che per entrare all’interno del parco bisogna superare tre cancelli e nulla sembra fermare i malintenzionati. È possibile che i topi d’auto siano ben organizzati con scanner per individuare le radiofrequenze dei telecomandi. In questo modo riuscirebbero ad aprire, senza scassinarli, i cancelli e le portiere dei veicoli. È anche probabile che siano dotati di centraline per mettere in moto le vetture, il tutto senza che nessuno se ne accorga. «Dopo l’ondata di furti in appartamenti del febbraio dello scorso anno – aggiunge Musto – c’è una ripresa. Alcune settimane fa ho ritrovato casa mia svaligiata con un ingente danno». Per l’ex rappresentante circoscrizionale, il parco Arbostella è praticamente abbandonato a se stesso: «Sono dovuto intervenire più volte personalmente per far rimuovere perfino l’immondizia, da ultimo per far ripulire l’area attorno alle campane di vetro. Chiediamo una maggiore attenzione all’intera zona».
Intanto, in molti parchi residenziali si sta investendo sulla videosorveglianza ed in altri sistemi di difesa passiva. In questa zona della città, infatti, risiedono molte famiglie facoltose, dalle case lussuose e che possiedono auto e moto appetibili sul mercato della ricettazione e del riciclaggio. Questa la lettera inviata da Musto ai due responsabili dell’ordine pubblico in città: “...Due giorni fa, per la quarta volta, mi hanno rubato, durante la notte, l’automobile parcheggiata sotto la mia abitazione. Ovviamente nessuno ha visto nulla. Non è la prima volta che accade un episodio del genere. Sono numerosi i residenti di questo quartiere che hanno subito furti in casa e di autoveicoli. Non si può andare avanti così. Non so cosa si può fare. Non spetta a me dirlo. Ma le chiedo pubblicamente aiuto perché la situazione è diventata insostenibile. Probabilmente siamo presi di mira da una banda di delinquenti. E soltanto Lei e le forze dell’ordine potete aiutarci. Adesso basta. La pazienza è giunta al limite. I politici e gli amministratori locali fanno chiacchiere e la gente è stanca di vivere nell’insicurezza. Ora dovrò cambiare nuovamente macchina. Come hanno fatto anche altri abitanti. Ma chi ci assicura che non subiremo altri furti? Non possiamo vivere nella paura. Ci aiuti lei, signor prefetto». (s.d.n.)
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