nocera superiore

Gli ex Alvi pronti allo sciopero

I dipendenti accusano l’immobilismo del sindaco Montalbano

NOCERA SUPERIORE. È giunto il momento di agire. In tutti i sensi. O il comune di Nocera Superiore si attiva per i 90 operai ex Alvi o loro daranno vita alle più disparate forme di protesta. Minacciano come prima cosa di dar vita allo sciopero della fame.

Sono sul piede di guerra gli ex lavoratori della catena di supermercati facente capo ad Angelo Villani. A loro si sono aggiunti anche altri operai di fabbriche nocerine fallite. Insieme reclamano l’inserimento tra i lavoratori socialmente utili. «I lavoratori sono stanchi di attendere e chiedono un atto di responsabilità da parte di chi amministra la loro città», si legge in un comunicato diffuso ieri. Oltre 90 persone, per lo più padri di famiglia in attesa di risposte. La levata di scudi è scaturita dal palesato slittamento di un progetto che avrebbe dovuto coinvolgere alcuni di loro: i primi 30 a cui è scaduta la cassa integrazione. «Chiediamo un atto di responsabilità da parte del sindaco Gaetano Montalbano e da parte di tutta l’amministrazione che governa questa città– si legge nella nota – in gioco c’è il futuro di 94 famiglie».

A pregiudicare il tutto è l’ennesima minaccia di dimissioni del sindaco: «Siamo certi che quanto prima il sindaco ritirerà le sue dimissioni per poi procedere con l’atto finale di un percorso che dura da tempo e che porterà al nostro reinserimento nel mondo del lavoro». Accanto agli operai si annuncia anche la presenza delle mogli, per una mobilitazione senza precedenti. «La battaglia – dicono – si fermerà solo quando riavremo un lavoro».(s.d’a.)

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