Gli ex Alvi occupano il Comune

Protesta durante il Consiglio a Nocera Superiore, i lavoratori vogliono incontrare il prefetto

NOCERA SUPERIORE. Tensione ieri mattina al comune di Nocera Superiore, a causa dello stato di agitazione dei dipendenti ex Alvi, la cui mobilità scade ad aprile. I lavoratori hanno infatti occupato Palazzo di Città durante la seduta del consiglio comunale tecnico, minacciando di restare in Municipio se non fosse intervenuta la Prefettura. «Chiediamo l’aiuto del Prefetto», hanno infatti dichiarato i portavoce della delegazione. I lavoratori ex Alvi anno anche appeso ai balconi di Palazzo di Città uno striscione con la scritta “Comune assente”.

All’inizio l’ha fatta da padrona la rabbia: «Non ci muoveremo da qui fin quando non verrà il Prefetto o il sindaco». Poi, durante il consiglio gli animi si sono acquietati. Sia maggioranza che opposizione hanno dichiarato la loro volontà di trovare una soluzione al problema ed è stata fissata un’ulteriore seduta consiliare mercoledì prossimo alle 20.

Il punto adesso è un altro, come ha fatto notare a chiare lettere il consigliere di opposizione Vincenzo Rispoli. Senza l’approvazione del bilancio di previsione, nessuna somma a favore di questi 40 dipendenti potrà essere sbloccata, senza tenere conto che c’è un sindaco dimissionario che ancora non ha ripreso il suo mandato.

La delegazione di dipendenti nocerini dell’ex Alvi, la catena di supermercati andati in fallimento nel 2009, conta circa 40 persone, 40 famiglie che rischiano di andare in mezzo ad una strada. In passato, avevano chiesto un aiuto contro la grave crisi che stanno vivendo. Un percorso condiviso tra dipendenti e amministrazione, come dichiarato dai portavoce della delegazione, secondo cui avrebbero dovuto beneficiare di circa 150mila euro, fondi che il Comune aveva messo da parte per i neo diplomati e neolaureati, ma che sarebbero stati poi dirottati sulla riqualificazione sociale dei lavoratori ex Alvi. Le promesse, poi, non hanno avuto seguito.

Gli operai si erano già recati presso Palazzo di Città per incontrare il sindaco dimissionario Montalbano e capire come risolvere il problema. Tuttavia, dopo quel tavolo tecnico, al quale erano presenti anche Pasquale Dacunzi, presidente dell’Arlas, l’Agenzia regionale per il lavoro e l’istruzione, Franco Pagano, presidente del consiglio comunale, Mario Iannone, consigliere di maggioranza e parte dell’opposizione, tra cui Rino Paganoe Giuseppe Fabbricatore, nessuna soluzione è ancora arrivata. E allora occupazione del Comune.

A sostenere i lavoratori, anche la Cisl, in rappresentanza della quale c’era Antonio Di Michele. «C’è sicuramente una condivisione di intenti nel riqualificare questi lavoratori. La xommissione regionale potrebbe prorogare la mobilità “in deroga”. È necessario rimettere sul mercato del lavoro questi lavoratori», ha detto Di Michele, che poi ha preso parola anche durante una breve sospensione del consiglio comunale. Ora si dovrà aspettare la prossima seduta consiliare e soprattutto attendere eventuali mosse del consiglio, rispetto alla tanto evocata approvazione di bilancio che darebbe finalmente il via all’operazione di “salvataggio” dei 40 lavoratori.

Davide Speranza

©RIPRODUZIONE RISERVATA