Gli eletti: a noi nessun rimborso

Valiante, Provenza e D’Alessio rompono il muro del silenzio sui soldi per le campagne elettorali

SALERNO. Terremoto a Palazzo di Città dopo la pubblicazione dei bilanci dell’associazione Campania Libera. Le cifre, circa un milione di euro per la campagna elettorale alle Regionali 2010 e 200mila euro per le comunali dell’anno dopo, hanno acceso l’interesse di sostenitori ed eletti (non certo la curiosità dei consiglieri di opposizione -ndr). Dopo la pubblicazione dei primi articoli, pare che gli eletti nella lista Campania Libera siano stati “invitati” al silenzio. Così fortunatamente non è stato, tant’è che prima il consigliere regionale Gianfranco Valiante (unico eletto della lista al consiglio regionale -ndr) e poi quello comunale, Luciano Provenza hanno affidato alle loro pagine Facebook un breve testo nel quale si legge: «Nessuno di noi ha percepito un centesimo. Le rispettive campagne elettorali (peraltro assolutamente sobrie) sono state fatte con risorse esclusivamente proprie. Preciso che per gli eletti in Regione vige l’obbligo - penalmente sanzionato se violato - di rendicontare alla Corte di Appello di Napoli analiticamente ogni entrata ed ogni spesa, vi ho regolarmente adempiuto». Lo stesso testo rimbalza anche sulla bacheca Facebook del consigliere comunale Antonio D’Alessio. Quello che non si comprende però, e se gli eletti e tutti gli altri partecipanti alla lista regionale e comunale di Campania Libera, fossero a conoscenza dell’esistenza o meno, di una associazione costituita un mese prima delle regionali (22 febbraio 2010) il cui «fatto di rilievo che ha caratterizzato l’esercizio 2010 - si legge nella relazione di rendiconto di bilancio a firma del tesoriere Matteo Picardi e del presidente Francesco D’Acunto - è costituito principalmente dalla campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale». Dunque, se questi rimborsi non sono andati ai candidati della lista Campania Libera, chi ne ha usufruito? Così anche nella relazione di rendiconto al bilancio 2011 il «fatto di rilievo» sono le spese sostenute per il rinnovo del Consiglio Comunale. Dal breve testo pubblicato su Facebook, non si comprende se i candidati e gli eletti sono a conoscenza di quali “enti privati” (come si legge dalla voce di bilancio), hanno sostenuto economicamente (308mila euro alle regionali e 66mila e 300 euro alle comunali -ndr) la lista alle due competizioni elettorali. Un dato particolarmente sensibile perché non si tratta né di un rimborso elettorale (lo Stato) né di un rimborso di partito (il Pd ha sborsato in totale 345mila euro). Uno cosa però la si è chiarita: il passaggio della sede legale da Salerno ad Agropoli. L’associazione Campania Libera ha preso domicilio nella cittadina cilentana presso lo studio del commercialista Sabatino Capo (componente del collegio dei revisori insieme a Mena Arcieri e Ferdinando Argentino), lo stesso che si occupa anche della contabilità della sede provinciale del Partito democratico, quella recentemente sfrattata da via Manzo.

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