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«Gli diedi arma Ma non sapevo dell’agguato»

MONTECORVINO ROVELLA. «Gli ho dato la pistola, ma non sapevo che volesse usare quell’arma per uccidere Vincenzo Persico». Domenico Lamberti, 38 anni, detto “Mimmo ‘a mafia”, ieri è stato sentito dal...

MONTECORVINO ROVELLA. «Gli ho dato la pistola, ma non sapevo che volesse usare quell’arma per uccidere Vincenzo Persico». Domenico Lamberti, 38 anni, detto “Mimmo ‘a mafia”, ieri è stato sentito dal pm Vincenzo Montemurro. Il pregiudicato originario di Pugliano, ma residente a Giffoni Valle Piana, assistito dal suo legale Paolo Toscano, ha spiegato che la pistola 9x21 usata nel delitto del 19 gennaio, l’aveva acquistata insieme ad Alberto Volpicelli.

Per questa ragione il giovane di Montecorvino, esecutore materiale dell’omicidio, gliela aveva chiesta quella sera. L’interrogatorio è durato meno di dieci minuti. Lamberti che ha precedenti per droga, è in cella perché indiziato in concorso dell’omicidio del figlio di Ciro Persico, boss del centro storico di Salerno. Per gli inquirenti Lamberti è colui che ha fornito l’arma per compiere l’omicidio. Con la pistola da lui consegnata a Volpicelli sono stati esplosi i colpi mortali all’indirizzo di “Enzo Coca-cola”. Due sono andati a bersaglio, lambendo zone vitali. Il 27enne salernitano, che aveva l’obbligo di dimora a Rovella, è morto dopo il suo ricovero all’ospedale Ruggi di Salerno.

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