«Gli autobus della Sita sono pericolosi»

Amalfi, stavolta la denuncia viene dall’ex sindaco De Luca che pubblica foto emblematiche su fb

AMALFI. Veste i panni da investigatore e, con un reportage fotografico, mette a nudo le pecche di alcuni pullman della Sita in servizio in Costiera.

Succede ad Amalfi e il novello detective è l’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza, Antonio De Luca. Gli scatti che testimoniano il cattivo stato di un torpedone che, ogni giorno, trasporta centinaia di persone, sono state pubblicate su un popolare social network e, naturalmente, le immagini nude e crude hanno suscitato le più vive proteste da parte dei cittadini. Già, perché toccare con mano o, meglio, vedere come la sicurezza degli utenti, in certi casi, diventi un vero e proprio optional è veramente aberrante.

A questo punto, perciò, sarebbe auspicabile l’intervento delle istituzioni che dovrebbero perlomeno controllare se i torpedoni in servizio per il trasporto pubblico abbiano i meno i requisiti minimi di sicurezza richiesti dalla legge. Bisogna rimarcare, tuttavia, come le richieste di verifiche non sono mancate ma, fino ad oggi, nessuno ha provveduto a esaminare l’idoneità dei pullman. Ad inizio della stagione balneare, infatti, due cittadini amalfitani, Alfonso Minutolo e Gennaro Mangieri, inviarono una lettera-denuncia al sindaco e al comandante della Polizia municipale dell’antica Repubblica marinara, evidenziando come «gli stessi dipendenti della Sita in collaborazione la Cgil e la Cisl, avessero segnalato alla direzione della compagnia ed alla Regione le condizioni nelle quali sono costretti a lavorare».

«E, a tutto questo – avevano precisato nella missiva - si aggiunge l’inquinamento ambientale, visto che la stragrande maggioranza dei pullman in circolazione, emette delle vere e proprie nubi nere di smog, maleodoranti ed irrespirabili che, a nostro avviso sono tossiche e velenose«. Perciò Minutolo e Mangieri avevano chiesto, a quanto pare inutilmente, di prendere provvedimenti urgenti, per evitare conseguenze nefaste per la salute di residenti e turisti.

«Siamo a conoscenza - avevano evidenziato – come la Polizia municipale di Amalfi abbia in dotazione un opacimetro, strumento utile a misurare l’opacità dei fumi di scarico e capace, quindi, di valutare il livello di tossicità. Chiediamo, pertanto, che venga utilizzato e, qualora vengano riscontrate irregolarità, di interdire la circolazione dei mezzi che risultino fuorilegge».

Gaetano de Stefano

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