Gli artigiani a Salerno investono sui giovani e sui tirocini aziendali

Sono 51 le botteghe nate con la nuova legge sull’apprendistato In tutta la provincia si registra una crescita delle imprese

Numeri da record per il Cna di Salerno. Il 2015, infatti, sarà ricordato come l’anno della ripresa. Perchè oltre al successo dell’associazione, che ha aggiunto al suo “portafoglio” altre 150 aziende, si registra anche una crescita generale delle imprese artigiane, con un saldo positivo, in tutta la provincia, di un più 10 per cento. Due anni fa, infatti, il dato era fermo a 1097 nuove pmi artigiane, mentre a conclusione dell’anno appena lasciato alle spalle, le neo aziende sono 1207.

E il trend pare essere in costante crescita, in quanto il 2016 si preannuncia come l’anno della definitiva svolta e della lenta risalita. «I segnali ci sono tutti - evidenzia il presidente Sergio Casola - tant’è che sono stati concessi finanziamenti per circa 1 milione e 500mila euro, ad un totale di 59 artigiani che hanno deciso di rinnovare e investire nelle loro attività». Ma il Cna si è distinto anche per altre battaglie come «lo svecchiamento della mentalità - precisa Casola - nella governance della Camera di commercio». «E ora - aggiunge - ci sono segnali di grande rinnovamento e questo è merito di tutti. Probabilmente nella gestione precedente c’era poca chiarezza. E, perciò, mi auguro che anche il prossimo presidente dell’Ente camerale sia sempre Andrea Prete».

Quasi uno spot quello di Casola per perorare la causa di Prete. Anche perchè è partita la procedura per il rinnovo del Consiglio camerale e a metà mese saranno aperte le “buste” e sorteggiate pubblicamente le associazioni che saranno sottoposte ai controlli.

«La nuova procedura - rileva Casola - prevede proprio questo iter, prima dell’assegnazione dei 33 seggi. Ben vengano le verifiche, noi siamo sicuri dei nostri numeri». Al di là delle battaglie politiche, comunque, l’anno appena lasciato alle spalle si è contraddistinto per diversi traguardi raggiunti dall’associazione che raggruppa le piccole e medie imprese dell’artigianato.

«Sono stati - precisa Casola - 111 i maestri artigiani associati Cna che hanno ottenuto la qualifica, 51 le botteghe scuola nate dopo l’attivazione della legge regionale per l’avvio del nuovo percorso formativo per l’apprendistato.

Una legge in cui noi abbiamo sempre creduto, diventando pioneri a livello campano». Ma uno dei motivi d’orgoglio è anche la collaborazione con gli istituti scolastici. «Abbiamo consolidato il rapporto con le scuole - specifica Casola - attraverso collaborazioni sperimentali che hanno portato molti studenti in bottega per il tirocinio. Da qui sono emerse le criticità di due mondi, scuola e impresa, che purtroppo dialogano ben poco. E, proprio per ovviare a questo handicap, abbiamo chiesto ed ottenuto di essere presenti in numerosi comitati tecnico-scientifici di diversi istituti scolastici. E, in particolare, con l’Ipsia “Enzo Ferrari” di Battipaglia». Un progetto quella della collaborazione con le scule, su cui il Cna punta decisamente.

«È stato attivato un osservatorio - sottolinea Casola - in quanto in quest’anno di sperimentazione è emerso come le scuole non riescano da sole ad organizzare il tirocinio presso le aziende. E, a loro volta, le imprese, non siano pronte a definire i piani formativi. Noi, tuttavia, vogliamo investire in questo processo di rinnovamento». Proprio per questo da Salerno è partito un appello alla Cna nazionale.

«Abbiamo sollecitato la struttura nazionale - specifica Casola - per attivare dei piani ad hoc e realizzare una vera e propria alternanza scuola lavoro, che non sia rappresentata solo dalla firma dei registri ma da un percorso di crescita sia per gli studenti che per gli stessi artigiani. L’obiettivo finale sarà quello di non disperdere il patrimonio di tradizione e cultura dei mestieri dell’artigianato e di poter trasmettere alle generazioni future il nostro know how». Il 2015 sarà ricordato pure per il «consolidamento del rapporto - conclude Casola - con partner importanti, come gli ordini e i collegi professionali».

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