Gli ambulanti di Vasca Pignataro non pagano la spazzatura da anni

Pagani: uno scandalo che parte almeno dal 2009 e sul quale ora i commissari vogliono fare chiarezza In realtà sarebbe stata corrisposta con una certa regolarità solo la tassa per l’occupazione del suolo

PAGANI. Il Comune e il Consorzio di Bacino S1 dal 2009 ad oggi non hanno mai richiesto il pagamento della Tia agli ambulanti dell’Arena Pignataro per il mercato settimanale. La notizia è trapelata nelle ultime ore tra i corridoi di palazzo S. Carlo. La commissione prefettizia si sarebbe anche attivata per cercare di chiarire la situazione. La tassa sull’igiene ambientale non è richiesta dal 2009, cioè da quando il servizio di spazzamento è stato trasferito dalla Multiservice al Consorzio di Bacino S1.

Mentre ai venditori ambulanti che non hanno un posto assegnato ma che frequentano saltuariamente la fiera settimanale, i cosiddetti “spuntisti”, il pagamento della tassa non è richiesto dal 2012. In sintesi gli ambulanti della fiera settimanale di Pagani pagano solo la tassa per l’occupazione del suolo pubblico (COSAP) così come i titolari di licenza di spettacoli viaggianti (circo e luna park). Inoltre, la Multiservice, dal 2009, non ha mai provveduto alla pulizia dell’Arena Pignataro, eseguita invece dal personale del Consorzio, che ha anche ripulito tutte le aree usate quotidianamente come parcheggio. Nelle prossime ore, quindi, la questione potrebbe essere chiarita dalla commissione prefettizia. A tenere alta l’attenzione anche Antonio Donato che in una nota attacca duramente l’ex amministrazione di centro destra affermando che i cittadini di Pagani pagano la tassa sui rifiuti più alta di tutto l’Agro. «I cittadini non possono pagare le colpe di una pessima gestione amministrativa realizzata in questi anni, dai “Gambino Boys”"». I commissari straordinari da qualche mese, per ridurre i costi, hanno deciso di stanziare al Consorzio solo le somme effettivamente dovute in base alla manodopera e ai mezzi impiegati e ai servizi resi. Una scelta che ha determinato un aumento del numero dei lavoratori operativi e quindi un miglioramento nel servizio, diminuendo i costi. A fronte della rimessa di 260 euro mensili garantiti in passato, da qualche mese Palazzo San Carlo assicura una rimessa che oscilla tra i 240 e i 250 mila euro.

Cifra che sommata ai circa due milioni di euro annui messi a disposizione per i conferimenti presso le piattaforme, porta a un costo del totale del servizio pari a poco più di cinque milioni di euro, a fronte dei 7.500.000 euro previsti negli anni scorsi nel contratto tra Ente e Consorzio. Intanto i carabinieri di Pagani hanno avviato una serie di verifiche sulle attività svolte all’interno del cantiere del Consorzio di Bacino di via Filettine. I militari starebbero tentando di fare luce su alcune presunte irregolarità relative allo smaltimento degli ingombranti. Nei giorni scorsi, i carabinieri avrebbero già ascoltato alcuni dipendenti.

Gerardo Vicidomini

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