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Gli alloggi di via De Gasperi abitati senza avere l’agibilità

PAGANI. Gli alloggi Iacp Futura di via Alcide De Gasperi sono ancora senza certificato di agibilità a causa della mancata realizzazione degli standard pubblici. Secondo la legge numero 1444 del 1968,...

PAGANI. Gli alloggi Iacp Futura di via Alcide De Gasperi sono ancora senza certificato di agibilità a causa della mancata realizzazione degli standard pubblici.

Secondo la legge numero 1444 del 1968, per ogni abitante in zona residenziale sarebbero previsti circa 18 mq per spazi pubblici riservati a verde pubblico o a parcheggio. Standard pubblici che non sono mai stati realizzati come testimoniato anche dall’assenza di una strada di accesso su via De Gasperi. Secondo quanto previsto dal piano regolatore generale originario del comune di Pagani, in una zona C di espansione, come quella in cui sono stati realizzati gli appartamenti di edilizia convenzionata e agevolata Iacp Futura, erano previsti per ogni metro quadro di area residenziale circa 1,5 metri cubi edificabili e quindi per un’area residenziale di circa 14.750 metri quadri, superficie relativa al progetto della fallita Iacp Futura, erano previsti 22.125 metri cubi da edificare. Metri cubi edificabili che prevedevano la presenza di circa 276 abitanti per un totale di circa 5000 mq di standard pubblici già previsti dal piano regolatore generale. Nel 2003 l’allora prima maggioranza Gambino approvava una variante che prevedeva un incremento di carico urbanistico nella zona raddoppiando di fatti i metri cubi edificabili, portandoli a circa 44.250 rispetto ai 22.000 precedentemente previsti dal piano regolatore generale.

Incremento di carico urbanistico che prevedeva anche il doppio del numero di abitanti da insediare nella zona che passavano a 553. Con l’aumento del numero di abitanti da insediare corrispondevano anche il doppio dei metri quadrati riservati agli standard pubblici che sarebbero stati di poco inferiore ai 10.000 metri quadri. Standard pubblici mai realizzati. Mancano tutti quegli standard pubblici previsti nel progetto e che avrebbero, di fatto, causato anche la lievitazione dei costi per l’assegnazione degli appartamenti stessi. Proprio su questo punto è tornato ad alzare la voce l’esponente cittadino dell’Italia dei Valori Alfonso Giorgio che ha di nuovo sottoposto ai commissari Carli, Tramonti e Passerotti la questione Iacp Futura.

«Perché non è stato costituito il collegio degli ispettori per far luce su questa vicenda, sulla lievitazione dei costi e sulla mancata realizzazione degli standard pubblici?», ha affermato Giorgio.

Aldo Padovano

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