Gli albergatori in rivolta «Giù le mani dalle cupole»

Incontro con il sindaco dopo la rimozione dai Templi imposta dal Ministero «Pronti a dare battaglia, consegneremo le chiavi degli hotel alla Soprintendenza»

CAPACCIO. Albergatori e operatori turistici di Capaccio pronti alla rivolta contro lo smontaggio e il trasferimento delle cupole della discordia dall’area dei Templi. L’hanno annunciato ieri sera, nel corso di un incontro con il sindaco, Italo Voza, svoltosi all’hotel Cerere. Una riunione urgente di tutti gli imprenditori turistici, aderenti al Consorzio albergatori presieduto da Pino Greco, proprio per discutere della vicenda relativa alle Sfere Expo Paestum alla luce della loro “bocciatura” giunta direttamente dal Ministero dei Beni culturali. La stragrande maggioranza degli imprenditori sostoene che lo smontaggio e il trasferimento delle sfere in un’altra location penalizzerebbe Paestum, ritenuta comunque l’area ideale per la loro collocazione. Ed è pronta a dare battaglia attraverso una serie di “azioni forti”, a cominciare dalla restituzione simbolica delle chiavi degli alberghi alla Soprintendenza.

Il sindaco, a sua volta, si è soffermato sulle conseguenze più immediate causate dallo smontaggio delle strutture, elencando tutti gli eventi che erano stati prenotati e che rischiano inevitabilmente di saltare. L’amministrazione comunale spera ora di riuscire a ottenere l’autorizzazione per una proroga, che consenta di evitare il trasferimento delle cupole entro la fine del mese. Voza ha spiegato i vari passaggi istituzionali della vicenda, tutti orientati a una soluzione positiva della vicenda. Prima dell’improvviso e inatteso “no” alla proroga di venerdì scorso. Uno stop netto, che aveva provocato subito dei malumori tra i sostenitori della presenza delle cupole all’ombra dei Templi.

Nella stessa serata di venerdì le prime avvisaglie. «La manifestazione di consegna dei meriti sportivi agli atleti capaccesi sarà molto probabilmente l’ultimo evento svolto nelle sfere di Paestum – aveva detto l’assessore Marilena Montefusco, a margine della cerimonia svoltasi all’interno dell’Expo sfere – Sono molto dispiaciuta e rammarica, la malapolitica ci ha imposto di smontare le cupole. Nelle sfere si sono svolti tanti eventi che hanno fatto crescere il nostro paese – aveva aggiunto – Se vogliamo crescere culturalmente ed avere risonanza a livello nazionale e internazionale, come merita questo territorio, non dobbiamo pensare alle beghe ma agire tutti insieme per il bene del nostro comune».

A sostenere l’iniziativa dell’amministrazione comunale, ieri mattina, erano stati poi gli esponenti del Pd, il deputato Massimo Paolucci e l’avvocato Federico Conte:«Il successo delle iniziative promosse dal sindaco Voza, che hanno fatto registrare in occasione della Borsa mediterranea del turismo archeologico circa 7mila presenze, merita apprezzamento e sostegno – hanno dichiarato – Non si comprende perché si voglia impedire, per meri interessi politici, malcelati dietro un peloso ambientalismo, l’organizzazione di altri eventi di tale importanza, compatibili con la tutela archeologica, e collegati a un evento di rilevanza mondiale quale l’Expo 2015, per la promozione della Dieta mediterranea». Con un appello al ministro: «Franceschini non si lasci condizionare da un dibattito mediatico prevenuto e male informato, se non strumentale, e valorizzi le scelte compiute dalle competenti Sovrintendenze all’esito di un’istruttoria rigorosa e completa. Non consentire la celebrazione degli eventi significherebbe impedire ai templi di Paestum di celebrare la propria storia».

Angela Sabetta

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