Gli acquisti in via Piave tra buche e scarafaggi

Sia i residenti che gli ambulanti lamentano carenza d’igiene e di manutenzione La denuncia: «Qui da mesi non si vede un’autobotte e l’aria è irrespirabile»

Sono tutti scontenti in via Piave. Quelli che ci lavorano, quelli che ci abitano e quelli che, dopo essere stati per una vita intera a lavorare nell’area mercatale del quartiere, essersi creati relazioni e clientele, essersi trasferiti nel centro città per stare più vicini al “posto” di lavoro, si sono visti “sfrattati” da impalcature che hanno praticamente distrutto le loro attività.

Partiamo da coloro i quali - pur riconoscendo l’utilità, la bellezza e l’economicità dei banchi di frutta, verdura e abbigliamento allestiti a pochi passi dai loro portoni - “subiscono” il mercato, soprattutto le sue conseguenze: i residenti dei palazzi che si affacciano sulla piazzetta in cui si vendono ortaggi e pesce. Dove, a detta di Rosanna Romano, membro del comitato di quartiere “San Francesco”, sono mesi ormai in cui non si vede un’autobotte. Come d’altronde succede in tutte le aree mercatali della città.

«Molti dei residenti di questa zona, quest’anno, sono stati obbligati a mettere le zanzariere a finestre e balconi pur di porre rimedio all’invasione di scarafaggi provocata dalla sporcizia che inevitabilmente rimane sul piazzale in cui la mattina si svolgono le contrattazioni e in cui gli addetti alla pulizia del Comune, una volta andati via i venditori, non usano più acqua. Non sappiamo se per motivi economici o per altro. Sta di fatto che l’estate per noi è stata invivibile e ancora lo è». La signora Romano parla di scarafaggi enormi - quando va bene - di topi quando la situazione arriva al limite, di odori nauseanti perenni che le macchine spazzatrici che attualmente sono in dotazione degli addetti di Salerno Pulità non riescono, ovviamente, a eliminare senza l’ausilio di acqua e sapone. E anzi, non fanno altro che sollevare e spargere tutt’intorno la polvere, le buste e le cartacce che si accumulano durante la mattinata. «Oltre a fare un rumore fastidiosissimo che entra fin dentro le nostre case subito dopo pranzo», aggiunge la residente. Non è servito a niente, a detta della signora, l’aver più volte scritto sia all’assessore comunale all’Ambiente, Gerardo Calabrese, che al presidente di Salerno Pulita, Pellegrino Barbato. «Non ci hanno neanche risposto», commenta Romano piccata.

La versione dei mercatali collima con quella dei residenti: anche loro hanno più volte chiesto che nell’aerea in cui lavorano facesse capolino, anche solo una volta ogni due settimane un’autobotte del Comune ma nessuno ha dato loro ascolto. Quello della pulizia, però, non è l’unico problema lamentato da chi il mercato lo vive ogni giorno, direttamente o indirettamente. I residenti della zona lamentano un’assoluta mancanza delle forze dell’ordine - con la conseguente moltiplicazione sia dei parcheggiatori abusivi che dei borseggiatori; i mercatali, dal canto loro, chiedono all’assessore competente, Franco Picarone, una sistemazione più dignitosa, una divisione degli stalli più rigorosa ma soprattutto che valorizzi le loro attività e non le releghi a banchetti improvvisati uno sopra all’altro.

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