Gli abusi edilizi irrompono nella campagna elettorale

Senatore scrive ai candidati alla presidenza della Regione: «Assumere impegni» Galdi mostra fiducia. Mazzeo pensa al condono. Lamberti condanna i “pasticci”

È stato il candidato a sindaco Marco Senatore (Città Unita) a dare lo spunto ai suoi antagonisti per parlare di uno dei “nodi” da affrontare e sciogliere subito dopo la prossima tornata elettorale. Senatore, ieri, ha inviato una lettera formale ai due candidati a presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro e Vincenzo De Luca, nella quale li ha esortati «ad assumere un pubblico e formale impegno a farsi carico - in caso di elezione, nell’ambito delle competenze istituzionali ed in raccordo con gli altri organi costituzionali competenti, in primis Parlamento e Governo - di dare una soluzione alla problematica dell’abusivismo edilizio che, tra l’altro, interessa ed angustia migliaia di cittadini cavesi e loro rispettive famiglie». Nella lettera, il candidato sindaco ha posto l’accento sulla sua «proposta di legge sull’abusivismo edilizio, che ha lo scopo di dare una soluzione definitiva ad una questione che va affrontata con una normativa adeguata e proporzionata alla gravità, consistenza e dimensioni dell’emergenza abitativa». Senatore ha, infine, concluso: «È opportuno evidenziare che non si chiede il varo dell’ennesima legge di condono edilizio, bensì di procedere ad un meccanismo di sanatoria soltanto degli abusi edilizi cosiddetti di necessità, accompagnato dall’introduzione di rigorose norme impeditive del ripetersi del fenomeno» .

Ma che ne pensano gli altri candidati sindaci? Ottimista sulla risoluzione del problema il primo cittadino uscente Marco Galdi: “Nel corso degli ultimi cinque anni sono state poste le basi per affrontare la questione – ha detto – Con la delibera del dicembre 2014 ci siamo agganciati alla legge regionale 5 del 2013, che consente al consiglio comunale di dichiarare il preminente interesse pubblico degli immobili acquisiti al patrimonio e di destinarli agli abusivi di necessità per uso abitativo. In pratica chi ha commesso l’abuso per necessità può ricevere in fitto l’immobile e, se vuole, può riscattarlo al doppio del valore Erp». Ma Galdi ha avvertito che l’iter non è così semplice: «In campagna elettorale sto spiegando che la volontà del Comune di dichiarare il preminente interesse pubblico non basta – ha aggiunto – La Soprintendenza, infatti, deve dire che non c’è preminente interesse ambientale e, sinora, non l’ha mai fatto; il Comune, dunque, è ricorso al Tar e il 6 giugno chiederemo al tribunale la nomina di un commissario “ad acta” che si pronunci al posto della Soprintendenza». Galdi ha, poi, chiarito che ciò non vale per gli abusi speculativi, che saranno destinati ad uso pubblico o messi in vendita al valore di mercato.

Conciso il candidato del Pc, Michele Mazzeo: «Per arginare il problema, bisogna condonare tutto ciò che è condonabile rispettando le regole e prepararsi a essere inflessibili per il futuro». Per Armando Lamberti, «la soluzione all’abusivismo va cercata nelle sedi competenti, ossia il consiglio regionale e il Parlamento». Il candidato sindaco ha, poi, sottolineato: «Premettendo che gli abusi in zona rossa devono essere demoliti perché è a repentaglio la vita umana e che quelli in corso vanno fermati, sono convinto che nell’immediato, e solo in via temporanea, si può andare avanti con l’housing sociale, consentendo alle persone di restare nelle case. Le soluzioni sinora individuate, a livello locale, sono solo pasticciate – ha concluso – e, forse, presentano vizi di incostituzionalità».

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