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Gli abbattimenti approdano in Consiglio

SARNO. Torna in aula l’argomento degli abusi edilizi. In realtà, non è un argomento generale, ma la discussione è limitata ad una decina di immobili per i quali si sono esaurite tutte le procedure ed...

SARNO. Torna in aula l’argomento degli abusi edilizi. In realtà, non è un argomento generale, ma la discussione è limitata ad una decina di immobili per i quali si sono esaurite tutte le procedure ed la loro illegittimità è irreversibile. Per questi edifici, molti dei quali collocati in periferia, non è possibile alcuna sanatoria.

Con il consolidamento dell’ordinanza di demolizione firmta dal sindaco Canfora, sono entrati a far parte del patrimonio comunale e, come alternativa alla demolizione, vi sarebbero due strade. La prima è l’utilizzo per finalità pubbliche e la seconda è l’housing sociale, cioè l’affitto a prezzi calmierati a soggetti in difficoltà. I proprietari ne hanno perso la disponibilità. Preliminare ad ogni valutazione, però, è la disamina dello stato di fatto dei fabbricati. In alcuni casi, infatti, si ragiona di ruderi e scheletri e, in qualche caso, di immobili adibiti a depositi.

Per altri immobili, non ancora arrivati all’esame del Consiglio comunale, la magistratura ha ordinato al Comune di accendere mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti finalizzati ad acquisire somme per l’abbattimento. La disconnessione urbanistica che ha preceduto l’approvazione del Puc, arrivata nello scorso novembre, rischia di rimanere a carico dell’intera comunità.

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