Università

Giurisprudenza: gli studenti bocciano la didattica on line

Per 21 corsi niente programma e orari di ricevimento

Disorganizzazione della didattica, professori poco disponibili, orari disorganizzati. Sono solo tre dei vari problemi segnalati da un campione di 300 studenti iscritti alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno. Per tutto il mese di maggio, il Collettivo autonomo di Giurisprudenza, dell’associazione studentesca Link Fisciano, ha messo a disposizione di tutti gli iscritti alla facoltà di legge uno strumento innovativo. Il collettivo di Link ha infatti elaborato un questionario di valutazione sulla didattica online, per individuare le principali problematiche della facoltà, da portare poi all’ordine del giorno in consiglio della didattica, riunitosi lo scorso 6 giugno.

«Avevamo un sacco di idee ma abbiamo sentito il bisogno di capire quali fossero le reali esigenze degli studenti, e il dato più allarmante è risultato proprio quello della disorganizzazione didattica», spiega Oreste Acito del collettivo. Quasi il 53% degli studenti, che hanno compilato il test di valutazione, ha dichiarato che la problematica più rilevante del Dipartimento è appunto la didattica, la cui organizzazione e gestione presentano evidentemente criticità su più fronti. Una di queste interessava già da tempo un ingente numero di studenti, ed era stata denunciata ufficialmente allo stesso Dipartimento, sempre ad opera del Collettivo di Link Fisciano, che in data 24 maggio ha protocollato un esposto in cui si denunciano gravi carenze della piattaforma Esse3, il portale online per la gestione dei servizi agli studenti.

«Dopo svariate segnalazioni restano ancora oscurati alcuni programmi didattici e orari di ricevimento», cita il documento protocollato dal collettivo studentesco che, a seguito di «un’opportuna e peculiare ricerca sul sito telematico d’ateneo Esse3, ha individuato ben 21 insegnamenti mancanti di programma e orario di ricevimento dei relativi docenti». Informazioni che dovrebbero invece essere disponibili per tutti gli studenti, per regolamento didattico di ateneo e del dipartimento stesso, in quanto costituiscono uno strumento essenziale per lo studente al fine di organizzare le proprie attività di studi nel corso dell’anno accademico.

Ma la disorganizzazione del dipartimento sembra investire anche altri ambiti, tra cui quello dell’accesso ai tirocini da parte degli studenti. La buona notizia era quella che, nell’ultima settimana di maggio, sono stati finalmente riattivati i tirocini e le convenzioni presso studi legali e attività lavorative affini. Quello che però ha lasciato l’amaro in bocca è lo stato di trasparenza della stessa procedura. «Sul sito del Dipartimento di Scienze Politiche c’è una guida chiarissima con tutte le procedure di accesso e la modulistica da completare, anche quella per chiedere convenzioni tra aziende ancora non menzionate e università. Cose tutte inesistenti per gli studenti di giurisprudenza», spiega ancora il rappresentante di Link Fisciano. Gli studenti di legge devono invece inviare una mail all’indirizzo predisposto sulla pagina web dei tirocini, dovendo aspettare poi istruzioni per espletare tutta la procedura di iscrizione. Una modalità che, iterata per ogni singolo studente, risulta a volte inefficiente vista la mole di richieste e la lentezza esecutiva cui va incontro una simile pratica. All’interno dello stesso consiglio didattico di giurisprudenza sembra esserci molto interesse sulla proposta di trasparenza dell’associazione Link Fisciano, visto e considerato che l’accesso al mondo del lavoro rientra nei parametri della valutazione nazionale degli atenei da parte dell’Anvur. Valutazioni molto care al rettore Aurelio Tommasetti e all’Università di Salerno, che ultimamente sembra essere un fiore all’occhiello di queste classifiche valutative.

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