Giunta comunale, De Luca conferma la sua squadra

Nini Savastano,  a cui si affidano le politiche sociali, è l'unico nuovo ingresso nell’esecutivo

Tutto o quasi come previsto nella quarta giunta De Luca. Il sindaco, che ieri ha firmato i decreti di nomina e per stamane ha convocato l’esecutivo, conferma per gli otto noni la squadra di governo uscente. Con poche deroghe al criterio della scelta dei più votati.

• Tra queste, il "recupero" di Mimmo De Maio, ottavo tra i candidati delle civiche, e di Eva Avossa, giunta decima ma confermata vicesindaco. In giunta torna a furor di voti Nino Savastano, mentre resta fuori Augusto De Pascale, uscente alla Protezione civile.A lui De Luca offrirá il ruolo di consigliere delegato, confermandogli la materia di competenza, ma pare che l’interessato intenda rifiutare. La decisione più inattesa riguarda però l’assegnazione delle deleghe, con Franco Picarone che lascia il timone del Bilancio per cederlo ad Alfonso Buonaiuto.

• Nel dettaglio, la giunta è composta dal vicesindaco Avossa (con delega all’Istruzione) e dagli assessori Buonaiuto (Bilancio), De Maio (confermato all’Urbanistica), Savastano (Politiche sociali), Picarone (Annona), Guerra (che lascia le Politiche sociali per tornare alla Cultura con delega anche all’Universitá, Luca Cascone (confermato alla Mobilitá), Gerardo Calabrese (che conserva l’Ambiente) e Vincenzo Maraio (che aggiunge al Turismo la competenza sullo Sport). Calabrese e Maraio sono gli unici assessori espressione di liste di partito: Sel il primo, Psi il secondo. Per il resto, sei assessori arrivano dalla civica Progressisti e uno (Luca Cascone) da Campania libera. Applicando il criterio delle preferenze, a questa seconda civica sarebbero dovuti andare due assessorati: uno a Cascone e l’altro alla new entry Antonio D’Alessio, primo eletto di Campania Libera e secondo più votato tra tutti i candidati al consiglio.La mera logica del consenso avrebbe però tenuto fuori De Maio, che il sindaco intendeva confermare all’Urbanistica. Ha risolto individuando per D’Alessio il ruolo di presidente del consiglio comunale, e saltando, nella graduatoria delle preferenze, il primo di Salerno per i Giovani, Horace Di Carlo. Con 1216 voti, Di Carlo (consigliere uscente) era una posizione più avanti rispetto a De Maio. Ma De Luca ha preferito privilegiare la continuitá dell’esperienza amministrativa, escludendo dal novero degli assessori un nome estraneo a questa cerchia. Di Carlo non l’ha presa bene. Giá nei giorni scorsi, quando iniziava a intravedersi la sua esclusione, non ha fatto mistero del malcontento.

• Porta chiusa anche all’Udc. Se accordo politico ci sará, si fará non prima del prossimo anno e non con la consegna di un assessorato. Le nove caselle disponibili sono tutte occupate, e lo allo Sport, a cui Salvatore Gagliano avrebbe potuto aspirare come consigliere delegato, è stato affidato a Maraio. Scompare, invece, l’assessorato al lavoro, retto nella scorsa consiliatura da Luciano Conforti, poi passato al Pdl.
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