LE AMMINISTRATIVE

Giunta Comunale a Salerno, squadra “extra large” contro i mal di pancia

Giunta con almeno 10 assessori: dentro bocciati e super votati

SALERNO Una Giunta “extra large” con una squadra di assessori pronti subito e due caselle che il sindaco Vincenzo Napoli potrebbe non assegnare per avere le mani libere in corso di consiliatura per inserire qualche ulteriore innesto. È lo schema su cui si sta lavorando a Palazzo di Città per formare lo scacchiere della prossima compagine di governo. Lo Statuto comunale fissa a 12 il numero massimo di assessori che il primo cittadino può nominare, anche attingendo dall’esterno. In realtà, però, i nodi sono tutti interni. E il più complicato da sbrogliare riguarda il super listone dei Progressisti.

“Bocciati” da salvare. I risultati elettorali hanno consegnato al sindaco non soltanto delle brillanti promozioni ma anche delle sonore bocciature. E quelle eccellenti riguardano gli assessori uscenti Domenico De Maio, Angelo Caramanno e Luigi Carmelo Della Greca. Alle sonore delusioni fa da contraltare il risultato roboante dei “mister mille preferenze” Dario Loffredo, Rocco Galdi e Antonio Fiore. Se per l’assessore uscente al Commercio si profila l’ingresso in un nuovo assessorato al Turismo e resta ancora in auge la possibilità che si aggiunga pure la carica di vicesindaco, non è ancora chiaro quale potrà essere il destino degli altri due campioni di preferenze. Se Fiore non avrebbe alcuna ambizione da assessore, diversa sarebbe la situazione per l’ex consigliere Galdi. In particolare, se sarà il numero di voti a pesare e a dover sancire l’ingresso in giunta (e l’assegnazione delle deleghe più importanti), Napoli dovrebbe tenere fuori dalla “uomini chiave” come l’ex assessore all’Urbanistica De Maio, che per anni ha seguito i dossier più importanti di riqualificazione della città e che ha in mano tutte le procedure per il varo dei cantieri delle nuove grandi opere. E come rinunciare a un fedelissimo e a un tecnico esperto come Della Greca che, in tempi di crisi, è accorso a salvare la macchina amministrativa? O come fare a lasciare fuori Caramanno senza che questa decisione sembri l’ammissione del fallimento della passata Amministrazione rispetto alla gestione del verde e dell’igiene urbana? Ecco che, allora, per non scontentare nessuno, il sindaco potrebbe decidere di inserire tutti - assessori bocciati ed ex consiglieri super votati - consegnando alla lista dei Progressisti tra le quattro e le cinque poltrone da assessore. Quindi, Della Greca tornerebbe al Bilancio (oppure al Personale con l’ingresso di un altro tecnico per il Bilancio); De Maio all’Urbanistica e Caramanno all’Ambiente (con l’incognita della delega allo Sport).

Eleonora Tedesco

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