Giugliano, manifesti funebri contro il termovalorizzatore

Protesta dei residenti: «Non si può costruire un nuovo impianto dove ci sono già 46 discariche e la camorra ha sversato di tutto»

Il bando di gara per la costruzione del termovalorizzatore potrebbe essere pubblicato già nelle prossime ore ma a Giugliano è già scattata la mobilitazione. Nella scorsa notte in città sono stati affissi centinaia di manifesti funebri dove nello spazio riservato al nome del defunto c’è scritto «Giugliano in Campania». E nel testo si sottolinea che non si può costruire un nuovo impianto in un’area dove già ci sono «46 discariche» tra legali ed illegali, dove la camorra - come raccontano alcuni pentiti - ha sversato di tutto.

Il termovalorizzatore che dovrebbe essere realizzato con un progetto di finanza lungo la circumvallazione esterna di Napoli dovrà bruciare le ecoballe che negli anni passati sono state stoccate in tutta la regione Campania. Circa sei milioni sono stivate nel sito di Taverna del Re, posto a confine tra Giugliano e Villa Literno (Caserta). Un sito che occupa una superficie di circa 4,5 chilometri e mezzo: ovvero l’estensione di un medio centro abitato della zona.

Nei giorni scorsi le associazioni di ambientalisti hanno già tenuto diversi momenti di confronto.