sala consilina

Giudici bloccano riapertura del carcere: l’ira del sindaco

SALA CONSILINA. Il Consiglio di Stato ha sospeso fino al 1 dicembre l’efficacia della sentenza del Tar che aveva sancito la riapertura della casa circondariale di via Gioberti e si è riservato di...

SALA CONSILINA. Il Consiglio di Stato ha sospeso fino al 1 dicembre l’efficacia della sentenza del Tar che aveva sancito la riapertura della casa circondariale di via Gioberti e si è riservato di decidere nella camera di consiglio fissata per il 1 dicembre se confermare o meno la sospensiva della sentenza di primo grado in attesa che venga deciso con sentenza il ricorso in appello presentato dal Ministero della Giustizia. Le dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore fatte due giorni fa a Teggiano, durante un convegno sulla situazione carceraria in Italia, avevano lasciato presagire che ci sarebbero state delle novità sulla vicenda; novità non certo positive per Sala Consilina e per il circondario del tribunale di Lagonegro. Migliore aveva fatto capire che il Ministero avrebbe fatto ricorso (anche se di fatto il ricorso era già stato fatto visto che dopo soli due giorni è arrivato il decreto del Consiglio di Stato). I giudici capitolini hanno accolto la richiesta di applicazione di misura cautelare con la sospensione degli effetti della sentenza del Tar, in attesa di pronunciarsi sul ricorso presentato dal Dicastero di via Arenula. Durissimo il commento del sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone: «Mi sembra strano che in maniera così repentina sia stata presa la decisione di bloccare gli effetti della sentenza del Tar che ci ha dato ragione, riconoscendo l’illegittimità della chiusura della casa circondariale per una serie di violazioni di legge. La cosa anomala è che tutto sia stato fatto in fretta e furia, addirittura con un provvedimento preso inaudita altera parte. Evidentemente il sottosegretario Migliore ha fatto le sue dichiarazioni presagendo già cosa sarebbe accaduto a distanza di due giorni».(e.c.)