Giudice sotto accusa per corruzione La decisione al Csm

L’avvocato esercita alla sezione civile del tribunale a Nocera ma l’incarico è incompatibile con la funzione che svolge

Un esposto potrebbe innescare l’azione da parte del Csm. Il clamoroso caso dell’avvocato di Cava impegnato nelle mansioni di Got al tribunale civile di Nocera Inferiore arriverà al vaglio degli organi competenti che potrebbero disporre una sospensione d’ufficio.

L’avvocato ha un procedimento penale in corso davanti alla corte d’Appello di Napoli, in attesa di definizione dopo l’annullamento con rinvio della Cassazione, con l’imputazione di corruzione in atti giudiziari. Il professionista, impegnato alla sezione civile del tribunale nocerino, esercita il delicato ruolo di amministratore della giustizia nonostante la presenza dei carichi pendenti. Sulla questione nessun commento è arrivato da parte delle autorità giudiziarie del distretto nocerino, nonostante l’enorme scalpore suscitato dalla notizia.

Nonostante la evidente incompatibilità nell’esercizio di una carica giudicante, l’episodio è sfuggito a molti: l’avvocato risulta coinvolto nella maxi inchiesta sulle estrazioni del lotto truccate, che ha avuto un lunghissimo iter processuale, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Il professionista risponde di rapporti discutibili al tribunale di Eboli con cancellieri infedeli, che contemplano scambi di favori e pagamenti per la messa in esecuzione dei titoli legati a vincite irrisorie al Lotto. L’inchiesta originaria, svolta dalla Guardia di finanza e coordinata dalla Procura di Salerno, incastrò prima un cancelliere del tribunale di Salerno in servizio presso la sezione distaccata di Eboli: il suo coinvolgimento diretto innescò una confessione e la successiva chiamata in causa di altre persone. I legali indagati furono accusati di aver messo insieme titoli vincenti e non pagati fornendo agli acquirenti iniziali il prezzo nominale, per poi ottenere in sede esecutiva onorari e spese legali moltiplicati. Quel patto illegale tra avvocati e due cancellieri, ordito per rendere esecutive le liquidazioni attraverso pagamenti ai funzionari in proporzione al numero dei procedimenti e degli interventi nelle procedure, a distanza di anni riemerge con la vicenda di un “Got” in servizio al tribunale nocerino. Al momento nessuno tra avvocati e magistrati ha scelto una posizione ufficiale sulla delicatissima questione: dopo la condanna in secondo grado della corte d’Appello del tribunale di Napoli – un anno, quattro mesi e dieci giorni per l’avvocato – la corte suprema di Cassazione ha disposto l’annullamento con rinvio il 19 giugno 2012 scorso, ordinando un nuovo appello al tribunale di Napoli in diversa composizione. Nel frattempo, visto che i carichi pendenti compaiono solo se cercati nei tribunali procedenti, l’avvocato imputato fa il “Got” a Nocera. Una situazione quantomeno imbarazzante.

(a. t. g.)

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