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Giro di vite sui manifesti Ma si scatena la polemica

SCAFATI. Stretta sui manifesti funebri abusivi. La Commissione ministeriale corre ai ripari a Scafati dopo le accuse mosse dall’ex sindaco Pasquale Aliberti sulla gestione dei totem pubblicitari....

SCAFATI. Stretta sui manifesti funebri abusivi. La Commissione ministeriale corre ai ripari a Scafati dopo le accuse mosse dall’ex sindaco Pasquale Aliberti sulla gestione dei totem pubblicitari. Così, nella giornata di giovedì, i vigili urbani, coordinati dai dipendenti della Geset, società esterna che gestisce il servizio per conto del Comune, hanno fatto scattare le sanzioni nei confronti di chi non ha rispettato la legge.
Sulla vicenda, però, si è scatenata l’immancabile polemica politica. «La Geset a Scafati scopre la legalità e censura le affissioni funebri abusive sugli impianti che doveva installare, come da contratto, e non ha mai installato – ha spiegato Marco Cucurachi, ex consigliere comunale e componente del direttivo scafatese del Pd – improvvisamente, i manager della società si sono resi conto, soltanto dopo l’insediamento della Commissione ministeriale, che i diritti vanno pagati».
Il dem, dunque, contesta la gestione durante l’era Aliberti. Da qui, la volontà di chiedere la rescissione del contratto con l’Ente di via Pietro Melchiade. «Prima dello scioglimento cosa ha fatto la Geset? Gli impianti pubblicitari, funebri e istituzionali li ha installati? I diritti di affissione li ha chiesti? Qualcuno per caso ha detto che non si potevano chiedere? Andatevi a leggere i verbali della Commissione garanzia da me presieduta e vi rendete conto se il contratto con questi signori andava risolto per inadempimento già quattro anni fa. A proposito, sapete quanto ha corrisposto il Comune di Scafati alla Geset? Circa 12 milioni di euro, ma posso sbagliarmi. Serve risolvere immediatamente il contratto e gestire in proprio, formando i dipendenti comunali. Così si attua il risparmio e si evitano le clientele».(d. g.)
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