IL RICORDO 

«Giovine, la lungimiranza della medicina moderna»

I medici salernitani ricordano Federico Giovine, già primario della divisione di Cardiologia-Utic dell’ospedale di Eboli, un professionista a tutti noto nella Valle del Sele. Lui fu uno dei primi...

I medici salernitani ricordano Federico Giovine, già primario della divisione di Cardiologia-Utic dell’ospedale di Eboli, un professionista a tutti noto nella Valle del Sele. Lui fu uno dei primi specialisti in “ Malattie reumatiche del cuore e dei vasi “ e successivamente, per esigenze legate alla sua attività di assistente medico nell’antico ospedale della Croce Rossa di Eboli, si specializzò in Anestesia e Rianimazione, così da supportare l’attività operatoria ospedaliera in rapida crescita.
«Alla fine degli anni Sessanta - ricorda il presidente dell’Ordine di medici di Salerno, Giovanni D’Angelo - grazie al contributo di altri valenti medici e primari, la complessità delle attività specialistiche attivate nell’ospedale, portò alla struttura il riconoscimento di “Ospedale generale provinciale “ , nel quale Federico Giovine, oltre che primario della divisione di Cardiologia-Utic, andò a ricoprire il ruolo strategico di Direttore sanitario, iscrivendo il suo nome tra i padri fondatori del nuovo nosocomio».
Fu nei primi anni Settanta che Federico Giovine inaugurò la Terapia intensiva coronarica, tra le prime nella regione, cui seguì l’implementazione dell’attività ancora pioneristica di impianto di stimolatori cardiaci e l’introduzione di tecniche diagnostiche innovative quali la ecocardiografia. Tanti i giovani cardiologi formatisi nel reparto da lui diretto, alcuni dei quali oggi dirigono Unità operative di cardiologia. «Professionista lungimirante, attento alle evoluzioni tecnologiche diede la sua impronta professionale anche come consulente alla Casa di cura “Campolongo Hospital”, dove tanti lo ricordano con stima ed affetto».
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