Giochi d’acqua e luce Lo show interrotto della fontana a mare

Fu realizzata in occasione dei 50 anni di Salerno Capitale Oggi l’intera area versa in condizioni disastrose

Degrado, sporcizie panchine semi-distrutte e imbrattate da graffiti, aiuole con erbacce ed altre senza erba, ratti grandi quanto felini, fontanelle guaste (se va bene sono mal funzionanti e lerce) con relative pozze d’acqua a causa di perdite delle tubature vecchie. E la splendida fontana a mare? A secco, come tante altre realizzate in città negli ultimi anni. È questa la sintesi dello stato di desolante abbandono in cui versa il Lungomare Trieste. L’ex passeggiata più amata dai salernitani, è oggi la brutta copia dell’oasi naturalistica che fu, lasciandosi preferire solo da mal intenzionati, ubriaconi e qualche coppietta in cerca di privacy. Eppure negli anni ’50 il Lungomare di Salerno era considerato dagli anglosassoni come il più bello del Mediterraneo, grazie alle sue caratteristiche palme e la variegata flora (tra cui splendidi esemplari di platani). L’usura del tempo ha richiesto diversi interventi di restyling, che non hanno mai sostanzialmente modificato l’estetica dei giardini. La svolta nei primi anni ’90 quando l’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Vincenzo Giordano decise di investire fior di quattrini per riqualificare tutta l’area. Il risultato fu oggettivamente notevole. La rivoluzione stilistica venne completata nel 1994 (durante il primo mandato da sindaco di Vincenzo De Luca) in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario di “Salerno Capitale” quando, nello specchio d’acqua marino antistante i giardini, venne realizzato una suggestiva fontana artistica formata da tre getti d’acqua allineati in asse: uno centrale con uno sviluppo verticale di 15 metri e due laterali che hanno una configurazione a fiore alti circa 7 metri. Zampilli e luci tricolori diedero solennità all’area.

Fin dai primissimi mesi di “vita” le mareggiate ed il tempo imposero una complessa opera di manutenzione dei cavi, dell’impianto elettrico e dei fari subacquei. Man mano della fontana non vi furono più tracce, il “fiore d’acqua” è appassito.

Il 20 luglio 2006 fu annunicato il ripristino dei giochi d’acqua e per qualche serata i tre getti tornarono a far capolino. Lo scorso giugno l’ennesima, temporanea, riattivazione.

Tullio Trezza

©RIPRODUZIONE RISERVATA