LA STORIA

Giffoni Valle Piana. Nonno Antonio: al volante a cento anni

Compleanno a tre cifre per Di Martino: «Oggi scade l’ultimo rinnovo di patente ma l’auto mi serve, ci vado in montagna»

GIFFONI VALLE PIANA - Compleanno al volante. Oggi nonno Antonio Di Martino compie 100 anni e, come ogni giorno, è pronto a scendere di casa per salire in macchina, mettersi alla guida dell’auto e dirigersi verso la campagna. Di Martino, classe di ferro. Non ha avuto mai una malattia. La sua vista è da vero giovanotto ed ha la mente lucida. Un caso eccezionale per la sua longeva e sana età. Dimostra molti anni in meno rispetto a quelli che ha, a tre cifre. Ancora oggi, grazie alla sua autonomia, non riesce a rinunciare a guidare la sua piccola utilitaria, una Fiat Panda, e mostra con orgoglio la sua patente di guida che scade con la ricorrenza del suo compleanno. «Eccomi sono pronto ad uscire dal garage. Tra poco viene mio figlio Franco, con lui al mio fianco andiamo a farci un giro per le strade di Giffoni. A volte ci rechiamo in montagna a raccogliere la legna. Da giovane sono stato un potatore di alberi».

È sicuro d’avere 100 anni?

Certo, oggi è il mio compleanno. Guardate la patente di guida. Oggi purtroppo scade l’ultimo rinnovo.

Ma lei vuole ancora guidare?

Certo, come faccio ad andare in montagna, sennò? Non voglio andarci da solo, ma se c’è la possibilità di una proroga, per via della pandemia, voglio utilizzarla.

Per lei tutto bene, con la pandemia?

Per grazia di Dio e grazie ai miei figli, Mariagrazia, Silvana e Franco, sto attento a prendere tutte le precauzioni per evitare contagi.

E il vaccino lo vuole fare?

Sì, sono in liste d’attesa. Spero di essere chiamato quanto prima, anche se so difendermi bene.

Cent’anni, tutti in buona salute. Scende di casa, va in piazza con gli amici, fa la fila per riscuotere la pensione...

Faccio una vita normale come tutti gli altri. Mi sento bene e facendo i dovuti scongiuri non ho mai avuto grossi problemi di salute. Di paura, ne ho avuta tanta, invece, durante la guerra.

Cosa ricorda?

I bombardamenti di Cassino. Era il 12 gennaio del 1941, avevo 20 anni, quando fui chiamato a fare il soldato. Rimasi sul Monte Cassino per tre o quattro mesi. Ricordo gli aerei che buttavano giù le bombe e i boschi che prendevano fuoco. Sono stato fortunato a tornare a casa sano e salvo.

Lei ha anche suonato nella banda musicale di Giffoni...

Si, credo che fosse il 1947, dopo la guerra. Suonavo il corno. Il maestro si chiamava Giovanni Ciaglia. Andavamo in giro a suonare nei altri paesi limitrofi, anche durante qualche festa religiosa. Poi ho smesso mi sono sposato con mia moglie, Maria Memoli, e dalla nostra unione sono nati tre figli, due femmine e un maschio, si sono sposati tutti e tre e sono nonno. Mi vogliono tutti bene. Mai un diverbio, con la mia famiglia.

Lei è vedovo...

Mia moglie, Maria Memoli, è deceduta nel 2012. Ormai vivo da solo, anche se i miei figli sono sempre qui vicino a me.

Antonio, siete una famiglia di longevi?

Mio fratello Angelo, che abitava a Battipaglia, è deceduto all’età di 105 anni. L’altro mio fratello, Alfonso, ci ha lasciato a 97 anni. Poi ci sono Anna, 93 anni, e Filomena, che abita a Sant’Angelo di Ogliara ed ha 91 anni.

Purtroppo a causa del Covid oggi non potete festeggiare. Il sindaco Antonio Giuliano, come vuole la tradizione verrà qui a farvi gli auguri. Voi abitate proprio alle spalle della Casa comunale...

La porta è aperta, ci mancherebbe. Vorrà dire che l’anno prossimo organizzeremo una doppia festa, per festeggiare come avvenne per la guerra del 1945, la fine di questa maledetta epidemia invisibile della pandemia e la prossima ricorrenza del mio compleanno.

Piero Vistocco