Lo spettacolo

Giffoni Teatro, in scena le compagnie locali al Giardino degli Aranci

Stasera Tandem rappresenta “Il morto sta bene in salute”. Domani “La Gatta Cenerentola” dei detenuti dell’Icatt Eboli

GIFFONI VALLE PIANA. Scocca l’ora delle compagnie stabili del territorio. Dopo l’esordio con il concerto di Niccolò Agliardi, la XIX edizione di Giffoni Teatro, manifestazione organizzata dall’associazione omonima, presieduta da Mimma Cafaro e realizzato con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Giffoni Valle Piana, come di consueto, apre una finestra sulle realtà teatrali salernitane.

Stasera, con inizio alle 21.30, inaugura la sezione la Compagnia Tandem che andrà in scena al Giardino degli Aranci con “Il morto sta bene in salute”. Scritta nel 1975, è tra le più riuscite commedie di Gaetano Di Maio – qui riadattata da Ciro Rusticale – ricca di gag esilaranti e colpi di scena che la portano ad essere unanimemente considerata come una sorta di “giallo comico” basato su un variopinto cocktail di amori, tresche, soldi e raggiri. Recitano: Gemma Rescigno, Lorenzo Citro, Annalisa De Camillis, Andrea Mazzariello, Gerardo Intindoli, Simone Di Bartolomeo, Salvatore Rinaldi, Maria Coppola, Lalla D’Elia, Daniela Cavaliere, Giovanni Rosiello, Giovanna Lambiase, Claudia D’Elia, Fabiana Marino e Gaetano Esposito. Il costo del singolo biglietto è di 8 euro.

Domani sera, invece, sempre con inizio alle 21.30 (ingresso libero con prenotazione al 3394611502) e sempre nella location del Giardino degli Aranci, toccherà alla Compagnia Le Canne Pensanti dell’Icatt (Istituto a custodia attenuata per il trattamento dei tossicodipendenti), gruppo teatrale formato da detenuti e volontari operanti presso la Casa di Reclusione di Eboli, in “La Gatta Cenerentola”, la favola di Giambattista Basile che narra la metafora di una città come Napoli, figliastra e vittima del potere di una matrigna perversa e di occupanti stranieri, per l'occasione riadattata da Massimo Balsamo. In scena con lui anche: Ines Costabile, Adriano Esposito, Piera Acito, Vincenzo Maria Russiello, Salvatore Arato, Francesco Polito, Raffaele D’Alessandro, Costanzo Petrillo, Edoardo Cuozzo, Alessio Corsano, Antonio Palumbo, Salvatore Iodice Mario Savoia, Pasquale Tufano (direttore di scena Giuseppe Messeri)

Caratteristica della compagnia teatrale è la sostanziale autogestione all’interno dell’istituto penitenziario in cui, da anni, si attuano percorsi di recupero basati sul fondamentale concetto dell’autodeterminazione: solo riappropriandosi del proprio senso di responsabilità si riesce a riappropriarsi del senso delle regole e del corretto vivere in una comunità di uomini liberi. Uno degli strumenti fondamentali di cui ci si avvale in questo delicato percorso è proprio il teatro che, mai come in questo caso, riacquista tutta la sua forza catartica e liberatoria.

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