L'INCHIESTA

Giffoni sei Casali, «Rissa? Volevo solo che si chiarissero»

Il 16enne che ha subito danni cerebrali al gip: sono intervenuto per difendere il mio amico. Chiesta la revoca dei domiciliari

GIFFONI SEI CASALI - Nessuna premeditazione. Parola di Giorgio (nome di fantasia), il 16enne di Giffoni Sei Casali coinvolto nella maxi-rissa tra minorenni di fine aprile, a Prepezzano. Una guerriglia urbana che gli ha causato danni permanenti al cervello. Alle 10 di ieri mattina, Giorgio, sottoposto alla misura cautelare della permanenza in casa, ha varcato la soglia degli stanzoni di Largo San Tommaso d’Aquino, a Salerno, in compagnia del suo avvocato, Angelo Mancino, ed è apparso dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Salerno, Piero Avallone. Nel corso dell’approfondito interrogatorio, che s’è protratto per poco più di un’ora, il sedicenne ha risposto alle domande del gip, alla presenza di Patrizia Imperato, pubblico ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni.

Ha respinto le accuse, il giovane giffonese. Ha riferito di non aver pianificato alcuna rissa e d’esser sceso di casa, quel 22 aprile, convinto che il suo amico Giuliano (nome di fantasia pure questo), 16 anni compiuti pochi giorni fa, dovesse vedersi con Nicola (generalità fittizie) di Castiglione del Genovesi, 17 anni da qualche mese, per chiarire a parole gli screzi riguardanti una ragazzina contesa, prima fidanzata d’uno di loro, poi dell’altro. Giorgio ha detto di essere andato a via Europa senz’alcuna intenzione d’aggredire gli altri ragazzi.

Ha riferito d’esser rimasto a guardare, d’essere intervenuto soltanto quando, dalle parole, i ragazzi sono passati ai fatti. Finché non ha perso i sensi, sotto il colpo inferto da una mazza di legno che qualcuno degli adolescenti aveva portato con sé. Un’arma “fai-da-te”, con tanto di rudimentale impugnatura realizzata col nastro isolante. Quella mazza s’è spezzata in due parti: tanto era violento l’urto contro la nuca del giovane che ha perso i sensi ed è stato ritrovato in una pozza di sangue dai carabinieri della stazione di Giffoni Sei Casali, coordinati dalla Compagnia di Battipaglia agli ordini del maggiore Vitantonio Sisto.

Alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal ragazzo, il difensore di Giorgio ha reclamato la revoca o la sospensione della misura cautelare di permanenza in casa. Il gip s’è riservato. Prima di lui, all’interrogatorio s’era presentato pure il suo amico, Giuliano, in compagnia di Carolina Balzano , avvocato del Foro di Torre Annunziata. Trascorsi difficili, quelli del ragazzo: la madre fu trovata con due chili di droga in casa, nel Napoletano, quando Giuliano aveva tre anni. Sono amici, Giorgio e Giuliano: sono quelli che, nella maxi-rissa, hanno avuto la peggio. Sono gli unici due minorenni sottoposti all’obbligo di restare a casa: gli altri nove sono stati portati in comunità. Oggi proseguono gli interrogatori: il gip Avallone ascolterà pure il contendente di Giuliano.

(ca.la.)