GIFFONI EXPERIENCE Siani: «Nuovo film a Natale 2014»

L’attore napoletano sul blue carpet annuncia la sua nuova pellicola: «Sono stato uno scugnizzo, il successo non mi ha cambiato». Allevi: «Beethoven mancava di ritmo, Jovanotti invece ce l’ha...»

«Il mio prossimo film uscirà a Natale 2014, posso solo dire che è una storia genuina e lo girerò in una città di provincia»: a parlare è Alessandro Siani, a Giffoni Valle Piana (Salerno), in un incontro con i giovani giurati del festival. «Sono stato uno scugnizzo come tutti i bambini napoletani - ha detto - Il successo non mi ha cambiato, sono sempre lo stesso. Ed è per questo che mi piace venire a Giffoni, il festival mi ha sempre portato fortuna. È bello essere bambini e potere sognare. Restare giovani significa restare con i piedi per terra e continuare a sognare».

«A Beethoven manca il ritmo. Quello lo possiede Jovanotti». È un Giovanni Allevi dissacrante e ipnotico quello che ha parlato, oggi, ai giurati del Giffoni Film Festival. «Un giorno - racconta - ho capito che dovevo uscire dal polverone e cambiare approccio con la musica, anche se si trattava di quella classica. Stavo ascoltando a Milano la Nona Sinfonia di Beethoven. Accanto a me un bimbo annoiato che chiedeva insistentemente al padre quando finisse. Credo che in Beethoven manchi il ritmo. Con Jovanotti, con il quale ho lavorato, ho imparato il ritmo. Con lui ho capito cos'è il ritmo, elemento che manca nella tradizione classica. Nei giovani manca l'innamoramento nei confronti della musica classica proprio perchè manca di ritmo».

Allevi ha svelato ai ragazzi la sua amarezza nell'essere continuamente attaccato. «Non posso entrare in molti Conservatori italiani, mi dispiace ricevere a volte le contestazioni degli studenti che li frequentano, mi dispiace sapere che non potrò varcare le loro porte, ma so che la cosa importante è raggiungere il cuore della gente. Lí la mia musica può entrare. Mi ha fatto male sapere che persone autorevoli mi consideravano un impostore». «La musica - ha concluso - è una strega capricciosa, una donna bellissima che mi regala una manciata di note e poi fugge via. Bisogna essere dei dannati per scrivere una musica come quella che compongo io. Per me la musica è una questione di vita e di morte, è qualcosa che mi sconvolge e mi fa dannare».