Giardini della Minerva, Il direttore Mauro si dimette

Il direttore non condivide diversi punti della convenzione che gli è stato chiesto di firmare. Oggi le dimissioni al sindaco e alla Fondazione Scuola medica. Ha incrementato il numero di visitatori paganti e delle specie vegetali, organizzato mostre. L’orto è tra i 100 giardini più belli d’Italia

SALERNO. Luciano Mauro, con una lettera al sindaco e al consiglio di amministrazione della Fondazione Scuola medica salernitana, rassegnerá le dimissioni da direttore del Giardino della Minerva. Prima di lasciare, però, intende chiarire «a quella grande famiglia di salernitani amanti di quel luogo meraviglioso che è il Giardino», ora preoccupati delle sue sorti, le reali motivazioni che l’hanno spinto a prendere una decisione così estrema e molto sofferta. «La nuova convenzione, che mi è stato chiesto di firmare, contiene alcuni punti sui quali non c’è comunanza di vedute».

• Scrive Mauro, nella letteradi dimissioni, tirando in ballo soprattutto il punto in cui, nel nuovo documento, si segnala la necessitá «di verificare la possibilitá di collegamenti con istituzioni scientifiche per la promozione e/o implementazione locale di strategie di salvaguardia della biodiversitá». Per Mauro questa evoluzione immaginata per il Giardino è «in contrasto con le finalitá prioritarie del sito. In quei pochi metri quadri di Giardino che grondano storia non si possono perdere energie e spazi preziosissimi per le strategie di salvaguardia della biodiversitá. Perchè - si chiede - non deputare a questo ruolo l’arboreto realizzato all’interno del campus universitario dall’Osservatorio dell’Appennino meridionale?».

• Mauro appare titubante anche sull’articolo 4 della convenzione che delinea la nuova figura del direttore scientifico indicato dall’Universitá a cui lui dovrebbe far riferimento: «Senza nulla voler togliere al ruolo e al prestigio dell’Universitá di Salerno - puntualizza - ritengo però che a questo punto la mia figura sia inutile, potendo un buon giardiniere, come lo è stato Mauro Pellecchia fino ad oggi, svolgere fino in fondo e con assoluta competenza le mansioni che mi sono state assegnate dalla nuova convenzione».

• Mauro infine ricorda i tanti traguardi raggiunti dal Giardino degli ultimi anni: «Dai circa 3mila visitatori del 2004, siamo arrivati ai 20.862, paganti, del 2011; l’allestimento di un gran numero di mostre per i giovani visitatori. L’Orto è cresciuto anche per quanto riguarda le specie vegetali che lì oggi crescono: siamo infatti passati in questi anni da circa 70 ad oltre 260 specie, tutte cartellinate». Come non segnalare, infine, l’inclusione del Giardino tra i 100 parchi più belli d’Italia e il prestigioso gemellaggio con il Linnéträdgården di Uppsala, cioè l’orto botanico svedese dove operò Linneo. «Questa - conclude Mauro - è l’ereditá che lascio al futuro direttore».



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