Gianni davanti al giudice Il pm conferma: omicidio

Stamane l’interrogatorio del 22enne nell’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno Toccherà al gip verificare la sussistenza del reato contestato. Incastrato dai video

SASSANO. Dovrebbe tenersi stamattina l’udienza di convalida dell’arresto di Gianni Paciello: il 22enne al momento si trova in stato di arresto, piantonato in una stanza dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Sul suo capo pende l’accusa di omicidio volontario. I militari della Sezione Investigazione Scientifiche del Reparto Operativo dei Carabinieri di Salerno insieme agli uomini della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina sono riusciti a ricostruire in maniera dettagliata la dinamica dell’incidente costato la vita ai quattro ragazzi.

Grazie ai video registrati da alcuni impianti a circuito chiuso è stato possibile rivedere tutto quello che è successo in quei pochi attimi di follia. I militari dell'Arma coordinati dal dottor Vittorio Russo, Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro hanno messo insieme in poche ore tutti i pezzi necessari per comporre il mosaico di questa assurda tragedia.

Gli elementi raccolti e le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza sono alla base del capo di imputazione, gravissimo, nei confronti del 22enne che era alla guida della Bmw. Dovrà rispondere del reato di omicidio volontario.

Gianni Paciello è risultato positivo all'alcool test. Dalle analisi è emerso che il tasso di alcool presente nel sangue era pari a 1.3 grammi per litro ossia tre volte superiore al limite massimo previsto dalla legge. Il tenente colonnello Giulio Pini, comandante del Reparto Operativo dei carabinieri di Salerno, insieme agli uomini del Sis grazie al filmato registrato dalle telecamere di videosorveglianza fatte installare dal comune sono riusciti a determinare anche la velocità della Bmw. Ci sono voluti 6 secondi per percorrere 300 metri, parametri questi che hanno consentito di appurare che l'auto viaggiava ad una velocità di 135 chilometri orari. Una volta arrivata nei pressi della rotatoria una delle ruote ha toccato il cordolo e l'auto si è impennata sulle ruote anteriori per poi fare un semi testacoda e schiantarsi contro i tavoli dove sedevano i ragazzi.(e.c.)

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