Giallo del corpo carbonizzato Oggi l’autopsia svelerà tutto

Recuperate le arcate dentali: potrebbero essere quelle della 53enne Maria Ricco scomparsa da Santa Tecla il 16 luglio scorso. Ora si scava nei suoi tabulati telefonici

PONTECAGNANO. Dai denti potrebbe arrivare la conferma dell’identità del corpo scoperto l’altro ieri nell’auto bruciata trovata nelle campagne di Pontecagnano. Gli indizi raccolti finora portano a Maria Ricco, 53 anni, la bracciante agricola scomparsa dieci giorni fa da Santa Tecla di Pugliano. L’auto completamente distrutta dal fuoco è la Hyundai i10 della donna, sposata, madre di due figli e nonna.

Dai resti carbonizzati sono state recuperate delle arcate dentali che potrebbero non rendere necessario l’esame del Dna disposto dalla Procura. Il cadavere è all’obitorio dell’ospedale di Battipaglia dove, in giornata, sarà eseguito l’esame autoptico. Il pm Roberto Penna della procura di Salerno ha affidato l’incarico al medico legale Giuseppe Consalvo, lo stesso che ha eseguito l’altro ieri l’esame esterno. La speranza degli inquirenti è quella di ottenere informazioni utili alle indagini per chiarire il giallo sulle cause della morte. Gli investigatori (sul caso indagano i carabinieri di Battipaglia, diretti dal capitano Costa e i colleghi del Sis di Salerno, diretto dal capitano Di Sario) sono alle prese ancora con il dilemma: è stato omicidio o suicidio? L’ipotesi prevalente è che la donna trovata carbonizzata nell’automobile sia stata uccisa.

Gli investigatori aspettano i tabulati dall’operatore telefonico per verificare l’attendibilità della segnalazione che, se confermata, testimonierebbe il coinvolgimento di un’altra persona nella scomparsa della donna di Pugliano.

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