«Giù le mani da Gravidanze a rischio»

La notizia di una possibile soppressione ha scatenato la protesta del centrodestra e dei 5 Stelle

Dopo le reazioni sui social, anche gli esponenti del mondo della politica scendono in campo per attaccare il piano di tagli previsto dall’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d'Aragona”. In particolare si sono scatenati sull'eventualità che la Gravidanza a rischio possa rientrare tra i settori da ridimensionare. L'ex governatore della Regione, Stefano Caldoro, si è espresso sulla vicenda del Ruggi di Salerno con un tweet. «Dopo lo stop al centro di procreazione medicalmente assistita adesso tocca al centro delle Gravidanze a rischio, logiche politiche contro i cittadini». Sulla questione è intervenuta anche Fabiana Gattola, responsabile femminile di Forza Italia in provincia di Salerno. «A pagare sono sempre i più i deboli, le donne e le giovani coppie della provincia di Salerno, promettiamo il massimo impegno per difendere le eccellenze del nostro territorio», ha commentato. Anche il senatore Vincenzo Fasano, coordinatore provinciale Forza Italia Salerno, ha detto la sua: «Le preoccupazioni dell’onorevole Caldoro e dal candidato sindaco Gaetano Amartuda, sono condivisibili. La logica politica rischia di danneggiare seriamente ben due progetti, ma noi terremo alta la vigilanza». È intervenuta pure la deputata del M5S Silvia Giordano: «Neanche una settimana fa, De Luca aveva presentato il suo piano ospedaliero "zero tagli". Oggi si apprende che è a rischio chiusura o ridimensionamento il reparto di Gravidanze a rischio del Ruggi di Salerno. Sarebbe gravissimo, si tratta di un reparto fondamentale per le donne con gravidanze problematiche. Basta con le menzogne. Si mantengano in vita almeno i reparti già esistenti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA