Agropoli 

«Giù i manufatti abusivi realizzati dal Lido Oasi» 

AGROPOLI. Le aree abusive del Lido Oasi, ad Agropoli, vanno abbattute. Il responsabile dell’Area Assetto e utilizzazione del Territorio del comune di Agropoli, Gaetano Cerminara ha emesso un’ordinanza...

AGROPOLI. Le aree abusive del Lido Oasi, ad Agropoli, vanno abbattute. Il responsabile dell’Area Assetto e utilizzazione del Territorio del comune di Agropoli, Gaetano Cerminara ha emesso un’ordinanza di demolizione e rimissione in pristino, indirizzata a Carmine, Luigi, Vincenzo ed Eleodoro Di Nardo, in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato n. 5419 del 22 novembre scorso 2017 che ha annullato il permesso di costruire del marzo 2015, rilasciato ai quattro proprietari, relativo alla realizzazione di una struttura da adibire a bar e pizzeria a servizio dello stabilimento balneare di via Kennedy.
Nella sentenza si specifica che «il manufatto così come realizzato sulla base del titolo rilasciato non poteva essere all’epoca autorizzato; il vizio contestato pertanto è un vizio di carattere sostanziale che riguarda la realizzazione di una cubatura maggiore rispetto a quella ammissibile, che non é possibile rimuovere alla stregua dei vizi formali o procedimentali».
I titolari hanno 90 giorni per provvedere alla demolizione delle aree abusive; in caso contrario sarà l’Ente ad agire in danno. In quest’ultimo caso, a carico dei trasgressori sarà applicata anche una sanzione da 2.000 a 20.000 euro. «Sull’intero lotto di proprietà Di Nardo – afferma in una nota Carlo Scalzone, titolare del lido limitrofo e firmatario degli esposti - dove fino ad ora veniva illegittimamente esercitata l’attività dello stabilimento balneare Lido Oasi, dovranno essere realizzati una piscina, un anfiteatro per spettacoli, un’ampia area parcheggio con adeguate sedi viarie, ed infine, sull’area residuale dell’intero lotto di proprietà vanno eseguiti intensi interventi di piantumazione di essenze arboree ed arbustive, ad alto e medio fusto, il tutto asservito all’attuale edificio scolastico Ipsia De Vivo».
Di conseguenza, secondo Scalzone «il responsabile comunale dell’Area Commercio, dovrà annullare le autorizzazioni rilasciate per l’attività dello stabilimento balneare Lido Oasi esercitata illegittimamente su aree destinate a standard urbanistici ed annullare l’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande esercitata nei locali abusivi da demolire. Anche l’area pubblica denominata piazza Kennedy, illegittimamente occupata e detenuta dai proprietari del Lido Oasi (e per questo anche rinviati a giudizio dalla Procura di Vallo), deve essere restituita alla collettività e va garantita la libera fruibilità dell’area a tutti». Lo stesso ha sollevato anche criticità rispetto alla scuola Ipsia De Vivo, locata dalla Provincia dove vi sarebbe anche una presunta incompatibilità del consigliere comunale Eleodoro Di Nardo.