Già 30 decessi negli ultimi tre anni

Un percorso pieno di insidie tra smottamenti, dislivelli e manto stradale spaccato

VALLO DELLA LUCANIA. E’cosparsa di croci la Cilentana lungo i 70 km del suo percorso, che prende il via da Capaccio e giunge fino a Policastro Bussentino. Un’arteria di collegamento tra alto e basso Cilento tanto importante quanto pericolosa, piena di insidie, che solo negli ultimi tre anni è costata la vita ad oltre 30 persone. Il lutto precedente a quello avvenuto ieri mattina, che ha visto morire Angela Merola, avvenne, nel maggio 2016: fu Maria Corio a perdere la vita all’altezza dello svincolo di Roccagloriosa. Prima di lei, nel febbraio 2014 un altro incidente stradale, avvenuto tra gli svincoli sud e nord di Agropoli: furono coinvolte tre auto e sette persone, quattro delle quali persero la vita (Annunziata Sorrentino, 50 anni; Emma D’Auria, 29 anni; Gianfranco De Santis, 43 anni e Vito Chechile, 52 anni). A seguito di quell’incidente la deputata salernitana Silvia Giordano del M5S presentò un’interrogazione parlamentare in cui venne posto l’accento sulla pericolosità dell’arteria provinciale: «La strada killer continua a mietere vittime, il percorso è tappezzato di trappole, curve pericolose, avvallamenti e spaccature nell’asfalto». Sono trascorsi ormai tre anni ma le condizioni dell’arteria restano le medesime.

Lungo tutto il suo percorso, la Cilentana, è contrassegnata infatti da smottamenti, avvallamenti, dislivelli. Giusto per citare i punti maggiormente critici: nei pressi dello svincolo Agropoli nord, sulla corsia direzione sud l’asfalto, in alcuni punti, risulta spaccato e distanziato anche di 30 centimetri; la corsia lato monte risulta compromessa. Nel tratto tra Agropoli e Prignano Cilento c’è un restringimento di carreggiata e poco dopo la galleria di Prignano, per diverse centinaia di metri, l’asfalto è collocato a macchia di leopardo. Non va meglio nel tratto tra Vallo della Lucania e Ceraso, a poca distanza dal punto in cui è avvenuto l’impatto di ieri mattina: dopo la galleria, sul lato destro il manto stradale è parzialmente crollato e vige da anni un restringimento di carreggiata. Tra Futani e Foria di Centola ancora due frane: da una parte è crollata parte della carreggiata lato valle; mentre dall’altro lato è venuta giù un pezzo di collinetta. In alcuni punti mancano addirittura i guardrail che non sono stati ripristinati a seguito di incidenti. L’unico tratto rifatto ex novo è quello che era crollato tra Agropoli e Prignano Cilento (viadotto chiuso), riaperto a dicembre dopo due anni e mezzo.

Andrea Passaro

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