Gettoni di presenza Tante riunioni deserte ma è cresciuta la spesa 

Una parte delle 23 sedute di consiglio non si è tenuta Soltanto Stoia ha sempre risposto alle convocazioni

È tempo dei rimborsi per i consiglieri comunali della città di Pagani. Il parlamentino cittadino ha tenuto da gennaio a dicembre dello scorso anno ventitré sedute di consiglio. Molte, però, andate deserte in prima convocazione, a causa del mancato raggiungimento del numero legale. Ad assentarsi in tali sedute è stata la maggioranza che sostiene il sindaco, un atteggiamento criticato a più riprese dall’apposizione. Otto i consigli comunali tenutisi in seconda convocazione dal mese di aprile a quello di ottobre, che hanno contribuito, insieme alle quattro sedute in più rispetto al 2016, all’aumento dei costi a carico del bilancio comunale. Secondo il regolamento, infatti, i consiglieri presenti percepiscono il gettone, pari a 32,40 euro, anche se la seduta poi non si svolge. Nel 2016 sono state undici le sedute, per un ammontare di gettoni di presenza pari a meno di 7 mila euro. L’importo per l’anno appena trascorso è invece di 11.500 euro.
Il consiglio comunale paganese nell’ultimo anno ha subito numerosi cambiamenti. Si sono rinfoltite le fila dell’opposizione, con il passaggio in minoranza prima del partito Forza Italia e poi del gruppo Grande Pagani. Allo stesso tempo si è assistito all’apertura del sindaco Salvatore Bottone verso il Partito Democratico paganese. Il 2017 è stato anche l’anno dell’entrata in consiglio di tre nuovi politici: Attilio Tortora, in seguito alle dimissioni di Enza Fezza; Anna Rosa Sessa, che ha preso il posto del dimissionario Gino Mongibello; Maria Stella Longobuccio, subentrata a Ciro Cosentino.
Analizzando le presenze in assise, l’unica ad aver risposto a tutti gli appelli del presidente del consiglio comunale, per sedute tenutesi o andate deserte, è Raffaelina Stoia del gruppo Fratelli d’Italia. Le ventitré presenze hanno determinato per lei un rimborso di 745 euro. Medaglia d’argento va ad altri tre componenti dell’opposizione – Anna Rosa Sessa, Bartolo Picaro e Rita Greco – che hanno registrato venti presenze, riscuotendo 648 euro. Sull’ultimo gradino del podio Maria Rosaria Esposito, a cui saranno rimborsati 583 euro per diciotto presenze. Seguono, con una sola assenza in più, Pietro Sessa e Gianluca Tortora.
I membri di maggioranza si piazzano, invece, nella pancia della classifica, registrando quasi sempre le presenze soltanto in occasioni delle sedute che si sono effettivamente tenutesi. Assente a gran parte delle riunioni andate deserte anche la consigliera Raffaella Cascone, che con soli dieci presenze percepirà il rimborso più basso, pari a 324 euro. La Cascone è stata, inoltre, al centro di un caso discusso in consiglio ad ottobre, per via di due convocazioni consiliari – quella del 31 agosto e del 22 settembre – che non le sono mai state notificate. Seguono per il minor numero di presenze i due esponenti del Partito Democratico: Angelo Grillo con undici risposte all’appello del presidente, e la candidata alla Camera dei Deputati, Giusy Fiore con dodici. Una sola presenza per lui e nessuna presenza alle sedute di consiglio che poi non si sono tenute.
Martina Nacchio
©RIPRODUZIONE RISERVATA