Gestione dei tributi, Polla cambia

Anomalie negli incassi, rescisso il contratto con la società affidataria

POLLA. Anomalie negli incassi e movimentazioni di denaro non autorizzate. Sono queste due tra le motivazioni che hanno indotto la giunta comunale presieduta dal sindaco Rocco Giuliano, a rescindere il contratto con la società affidataria del servizio di gestione delle entrate comunali ed in particolar modo dei servizi di accertamento e riscossione coattiva di Ici/Imu, Tarsu/Tia/Tares.

Alla base della rescissione contrattuale, che ha effetto dallo scorso primo maggio, stando a quanto riportato nella delibera ci sarebbero “numerose criticità relativamente al rispetto del contratto e alla corretta gestione del servizio” ed in particolar modo “omissioni, ritardi e comunque la cattiva qualità del servizio offerto”. Nel provvedimento della giunta viene messo in evidenza anche che la decisione di porre fine al rapporto con la società è frutto del comportamento tenuto dalla società che ha “di fatto – si legge nella delibera - pregiudicato non solo la qualità del servizio fornito quanto il recupero dei tributi”. A ciò si aggiungono anche “alcune anomalie sugli incassi” e la conferma da parte della stessa società che “il loro procuratore aveva effettuato delle movimentazioni senza l’autorizzazione dell’Ente».

Movimentazioni non autorizzate per un importo di poco superiore ai 31mila euro. Su questo punto la società in questione ha provveduto alla regolarizzazione delle poste contabili rinunciando al pagamento dei propri compensi fino alla completa compensazione delle somme movimentate senza autorizzazione. L’amministrazione comunale ha tentato una soluzione bonaria dei problemi sorti e a tal proposito era stato sottoscritto un verbale di intesa per concordare la calendarizzazione delle attività da svolgersi. Tentativo però non andato a buon fine perché “le attività calendarizzate - si legge ancora nella delibera - non sono state portate a compimento le inottemperanze da parte della società stanno paralizzando le attività degli uffici con conseguente rallentamento dei flussi finanziari dell’Ente”.

Erminio Cioffi

©RIPRODUZIONE RISERVATA