il ricorso dei riformisti

Gestione dei terreni Orientale, bocciata la transazione

Bocciato lo schema di transizione per i terreni dell’Istituto Orientale. Lo annuncia con una nota i Commissario per gli usi civici della Campania dopo la richiesta dei Riformisti di analizzare...

Bocciato lo schema di transizione per i terreni dell’Istituto Orientale. Lo annuncia con una nota i Commissario per gli usi civici della Campania dopo la richiesta dei Riformisti di analizzare attentamente la proposta transattiva sia sotto il profilo della legittimità dell’atto che nel merito dell’accordo, anche scomodando l’Avvocatura dello Stato.

Un ricorso preannunciato quello dei contiani: infatti, l’unico no in consiglio comunale alla delibera sul modello di transazione, è stato quello di Salvatore Marisei: «Sono molti gli elementi che ci preoccupano, a partire dalla legittimazione del Comune non a rivendicare l’uso civico per la collettività, cosa di tutta evidenza, bensì a rinunciarvi con grave pregiudizio di tutti – dichiarano i Liberi e Riformisti - la transazione non scongiura l’ipotesi, tutt’altro che peregrina, che cittadini ed agricoltori rivendichino a loro volta l’uso civico nei confronti del Comune per i terreni di cui verrà in possesso».

Rivendicazione di diritti e danni erariali: i riformisti incalzano contro la transazione per i terreni dell’Istituto Orientale che ritengono un ‘furto’ alla destinazione d’uso dei terreni: «La delibera del Consiglio, infatti, non specifica che la destinazione del terreno sarà agricola, lasciando aperta ogni ipotesi di trasformazione edilizia, con ciò beffando finanche gli attuali coltivatori dei fondi – spiegano i contiani - quanto alla realizzazione di un Centro studi, senza specificare né risorse, né tempi, né costi, ripetiamo trattasi, nella migliore delle ipotesi, solo di fumo negli occhi». Non accettano, i riformisti, la rinuncia al diritto di prelazione che il Comune, con l’approvazione della delibera, ha esercitato anche per la Provincia e la Regione. Nessuno può rinunciare per altri, la sintesi dei Liberi e riformisti che hanno richiesto l’intervento del Commissario degli usi civici della Campania ed alla Corte dei Conti: «Saggiamente il Commissario per gli usi civici, nell’udienza del 14 marzo scorso, ha rifiutato il suo consenso alla transazione per sottoporre la questione ai competenti uffici regionali – concludono i Riformisti – escludere Provincia e Regione oggi, pensando un domani di coinvolgerli solo per ricercare un finanziamento, ha il respiro corto di chi, ormai, pensa solo al suo presente, non avendo più futuro».