Gesema, altri 21 licenziamenti 

Mercato San Severino: spedite le lettere agli operai del comparto patrimonio

MERCATO SAN SEVERINO. Continua inesorabile l’annunciato blocco di licenziamenti ai danni degli ex dipendenti della Gesema. Secondo fonti provenienti dagli ambienti della ex municipalizzata, in questi giorni, sarebbero partite altre 21 lettere di risoluzione del rapporto contrattuale dirette ad altrettanti operai del comparto “Patrimonio”, che fanno seguito all’attivazione della procedura di licenziamento collettivo. Si tratta di quegli operai che, a differenza dei loro colleghi (16 in totale), preferirono evitare l’autolicenziamento con conseguente immediato accesso all’Aspi.
Le comunicazioni dei restanti licenziamenti agli operatori del comparto “Patrimonio” sono giunte nei giorni scorsi. Anche per questi 21 operai, dunque, si apre la prospettiva di accesso all’assicurazione sociale per l’impiego.
I dipendenti della municipalizzata, dopo il fallimento dichiarato dal Tribunale di Nocera Inferiore lo scorso mese di febbraio, stanno subendo notevoli disagi, che si riflettono anche sui servizi che la stessa dovrebbe offrire alla collettività. Per quanto riguarda il fronte della raccolta differenziata e dello spazzamento, lo scorso mese di luglio, il Comune ha istituito un bando per affidare il servizio a una delle ditte partecipanti. In totale sarebbero circa otto le società che hanno presentato la domanda di partecipazione. L’apertura delle buste avverrà tra circa un mese. Tra queste ditte c’è anche la “Eco Building” di Serino, che sino ad ora ha ottenuto proroghe di mese in mese per la realizzazione del servizio di raccolta differenziata. In questa occasione, i termini del bando prevedono, che oltre all’assegnazione del servizio di raccolta dei rifiuti, verrà attribuito alla ditta aggiudicataria anche quello di smaltimento degli stessi. Nelle intenzioni dell’ente, dunque, c’è la volontà di creare un’ottimizzazione del servizio a chilometro zero per evitare che si possano verificare aumenti dei costi dovuti da un eventuale smaltimento fuori sede, che porterebbe inevitabilmente a incrementarli.
Nel frattempo si è determinato anche lo stato passivo del fallimento della Gesema. Secondo fonti sindacali, il giudice delegato del procedimento non avrebbe ammesso i lavoratori che hanno presentato istanza di ammissione al passivo a poter ottenere la quota di tfr relativa al fondo di pensione complementare. I legali che assistono i lavoratori hanno annunciato di presentare opposizione avverso tale provvedimento.
Mario Rinaldi
©RIPRODUZIONE RISERVATA.