RIFORMA DEL parco

Gasparri, duro attacco a Pellegrino

Il vice presidente del Senato: convegno fazioso. La replica: inutili polemiche

VALLO DELLA LUCANIA. «Tommaso Pellegrino è un presidente fazioso». La pesante accusa nei confronti del presidente del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, arriva da, Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato. Occasione dell’affondo del senatore eletto tra le fila di Forza Italia, è il convegno organizzato dall’Ente Parco, di cui Pellegrino è presidente da poco meno di un anno, in cui si è parlato della nuova riforma per i parchi e le aree interne attualmente in discussione al Senato, dopo il via libera alla Camera.

«A quell’incontro – spiega Gasparri – sono stati invitati solo ed esclusivamente politici legati al Partito democratico di cui Pellegrino, e lo si è visto anche per il referendum del dicembre scorso, è un sostenitore. Non è giusto – continua il vicepresidente – dialogare soltanto con deputati dello stesso partito e non tenere conto di coloro i quali, nonostante siano del medesimo territorio, hanno idee politiche diverse o appartengono a un altro partito, in particolare se si parla di leggi che riguardano tutta l’Italia e di conseguenza tutti i parlamentari». Gasparri annuncia che porterà il caso all’attenzione del Senato: «Formulerò un’interrogazione al fine di accertare la presenza o meno di irregolarità».

Tommaso Pellegrino respinge le accuse: «All’incontro erano presenti quegli amministratori che conoscono bene i problemi del territorio, i deputati che hanno da sempre sostenuto la riforma per i parchi e quei parlamentari che hanno fatto loro questa causa. Le polemiche – conclude il presidente dell’Ente – ad oggi sono inutili. L’importante è lavorare uniti al fine di avere in futuro un Parco che sia più vivibile e accogliente, a prescindere dal partito di appartenenza e dalle ideologie politiche di ognuno di noi».

Arturo Calabrese

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