Salerno

Garanzia Giovani, stipendi mai erogati

È il caso di alcuni ragazzi che hanno svolto il tirocinio al Ruggi. E ora la beffa: hanno ricevuto la Cu e dovranno versare le tasse

SALERNO. Avevamo raccontato la sua storia a novembre per denunciare alcune falle del programma Garanzia Giovani, a cominciare da ritardi nei pagamenti. Ora, a distanza di sette mesi e a tre dalla conclusione del tirocinio presso l’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, Antonio Coppola, 24 anni, non ha ancora ricevuto neanche una delle sei mensilità da 500 euro che il ministero del Lavoro, attraverso l’Anpal Servizi (ex ItaliaLavoro) e l’Inps, avrebbe dovuto erogare. In toltale il credito maturato ammonta a circa 3mila euro. E, come se non bastasse, a breve dovrà anche pagare le tasse per un lavoro svolto ma non ancora retribuito, dal momento che gli è già stata recapitata la Certificazione Unica per l’attività di tirocinio.
Una vicenda comune a molti altri giovani tirocinanti che, nel pubblico come nel privato, avevano aderito al programma europeo con la speranza di entrare finalmente all’interno del mercato del lavoro. E invece, dopo otto mesi, non solo si ritrovano di nuovo senza un’occupazione ma anche pazientare per beneficiare dei soldi che hanno guadagnato con le attività svolte.
Come raccontammo a novembre, nel caso di Antonio Coppola, non si trattava di un tirocinio ma di un vero e proprio lavoro da infermiere, con turni in reparto per sopperire alle croniche carenze di organico nella sanità pubblica. Il caso, suo e di altri, è stato nuovamente sollevato dalla segreteria provinciale della Nidil Cgil, che attraverso il segretario Antonio Capezzuto, ha di nuovo sollecitato l’assessore regionale al Lavoro, Sonia Palmeri, ad intervenire su Anpal ed Inps affinché sblocchino i pagamenti di chi ha terminato il tirocinio e assicuri il pagamento con regolarità a chi lo sta ancora svolgendo. «È chiaro – ha scritto Capezzuto nella mail inoltrata all’esponente della giunta del presidente De Luca – il disagio che vivono questi ragazzi nel non vedere pagato il lavoro svolto, aumentando in loro quel senso di scoraggiamento che è l’obiettivo che il programma Garanzia Giovani si prefigge di combattere». Dalla Palmeri è arrivata una prima disponibilità ad affrontare il problema, ma le criticità restano. «Sono molti i casi che ci vengono segnalati quotidianamente – ha sostenuto Capezzuto – e che tempestivamente inoltriamo alla Regione Campania. Sappiamo della disponibilità dell’assessore Palmeri ma – è ora che le cose si sblocchino».
A complicare la vicenda c’è stato anche la riorganizzazione, avvenuta a fine anno, di Italia Lavoro – società del ministero del Lavoro – che ha cambiato denominazione in Anpal Servizi. Una procedura che ha rallentato i tempi di pagamento, complice anche il diniego dell’Inps ad anticipare somme che non sono state ancora incassate dai fondi europei.
«Se prima non avevo molta fiducia in questo progetto – ha commentato amaramente Antonio Coppola – oggi ne ho ancora meno. Spero almeno di riuscire ad avere presto i miei soldi per potermi guardare intorno e cercare una nuova occupazione senza pesare sulla mia famiglia».
Mattia A. Carpinelli
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