Gang assalta la gioielleria “L’Orafo”

Rapina nel borgo antico: minacciato e legato il proprietario, aggredita la moglie. Portati via preziosi per migliaia di euro

AGROPOLI. Rapina a mano armata ai danni della gioielleria “L’orafo” di Antonio Gerardo Mazzillo situata in via Patella, nel centro cittadino di Agropoli, sotto gli scaloni che conducono al borgo antico. Il commerciante è stato minacciato e legato mani e piedi; la moglie, intervenuta per evitare il peggio, aggredita e spintonata. A portare a segno il colpo tre uomini e una donna, che hanno agito a volto scoperto, e utilizzato dei guanti per evitare di lasciare impronte.

Cospicuo il bottino che ammonterebbe a decine di migliaia di euro. Sarà possibile quantificare il valore dei preziosi rubati solo dopo che i proprietari avranno terminato con l’inventario. Le indagini sono condotte dai carabinieri della locale compagnia, agli ordini del capitano Raffaele Annicchiarico, che hanno proceduto con i rilievi e raccolto la testimonianza del gioielliere e sua moglie, che si trovava nel negozio al momento della rapina. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, la gang è entrata in azione intorno alle 10,30. I primi ad entrare nella gioielleria sono stati un ragazzo e una ragazza, forse per controllare che nell’attività non ci fossero clienti; subito dopo l’incursione di altri due giovani, uno dei quali armato di pistola. Dopo aver spintonato la moglie del proprietario si sono diretti verso il commerciante e, pistola in pugno, lo hanno immobilizzato legandogli mani e piedi con delle fascette in plastica. Quindi hanno fatto razzia di tutti i preziosi e oggetti in oro presenti nella gioielleria, sistemandoli in un trolley.

Effettuato il colpo si sono dati alla fuga raggiungendo l’auto che avevano parcheggiato in via dei Mille, una strada a traffico limitato, parallela a via Patella. Durante la fuga hanno perso alcune buste di carta contenenti soprattutto orologi, in riparazione presso la gioielleria. Dei rapinatori si sa che sono italiani dallo spiccato accento campano e giovani di età, al di sotto dei 30 anni. Difficile individuare la banda considerato che la gioielleria non è dotata di un sistema di videosorveglianza e che in zona non è attiva una telecamera le cui immagini potevano essere utili per identificare i rapinatori.

Gli unici elementi a disposizione degli inquirenti sono le testimonianze dei due commercianti. Il sospetto è che si tratti di una banda in trasferta, che sapeva dell’assenza del sistema di videosorveglianza tanto che hanno agito a volto scoperto senza preoccuparsi di essere riconosciuti. Circa un anno fa un’altra gioielleria in pieno centro subì l’incursione armata di malviventi che rubarono diversi orologi di valore.

Angela Sabetta

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