Gallozzi cerca partner per il Marina d’Arechi

Disposto a cedere il 20 per cento delle azioni della società “Port village” a chi vorrà realizzare e gestire le opere a terra progettate da Calatrava

Agostino Gallozzi cerca ulteriori partner che lo affianchino per completare il “Marina d’Arechi port village”.

E lo fatto con un’inserzione sulle pagine nazionali del Corriere della Sera (edizione di lunedì scorso), che ha pubblicato l’estratto dell’invito “a manifestare interesse all’acquisto del 20 per cento del capitale sociale di Marina d’Arechi Spa. Al fine della realizzazione delle opere a terra relative al Salerno port village progettate dell’architetto Santiago Calatrava”.

Come è noto, infatti, il progetto, oltre al porto vero e proprio – ormai in via di ultimazione e in gran parte funzionante già dallo scorso anno – prevede anche la costruzione del building di Calatrava, una struttura nel canale tra il porto e la terra ferma, vero fiore all’occhiello del Marina d’Arechi. L’edificio si articolerà su quattro livelli, sarà collegato al porto e alla terra ferma con due ponti sovrapposti, è costituirà la parte più esclusiva del port village. A terra sono previsti una passeggiata lungomare, che costituirà un’ulteriore area di ritrovo e socializzazione, con piccoli bar e locali di ristoro ; un grande anfiteatro per gli spettacoli e l’intrattenimento serale; un parco verde che dovrà fungere da raccordo con la città.

Il programma complessivo degli investimenti per le opere a mare e per qualle a terra è di 120 milioni di euro più Iva. Come dicevamo , le opere a mare sono state già fatte, ora bisogna costruire quelle a terra, il cui costo è di 47 milioni più l’Iva e le spese tecniche (queste ultime in parte già sostenute). Per realizzarle, la Gallozzi Group Spa ha deciso di mettere in vendita il 20 per cento delle azioni che detiene in Marina d’Arechi (è socio di maggioranza con il 76 per cento; le restanti quote sono detenute per il 20% da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa, società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia; e per il restante 4% da Salerno Container Terminal Spa, Arechi Costruzioni Spa, Impresa Cidonio Spa, Cicalese Impianti Srl e Impresa Giacovelli srl).

Ma la particolarità dell’operazione consiste nel fatto gli acquirenti, uno o più soggetti, dovranno essere “in grado di provvedere alla costruzione ed alla successiva gestione delle opere a terra afferenti il Salerno port village, progettate da Santiago Calatrava”.

Insomma, quella elaborata da Gallozzi non è solo un’operazione finanziaria, tesa a reperire le ulteriori risorse finanziarie che servono per completare il port village, ma è anche la ricerca di uno o più partner che siano in grado di costruire e gestire in prima persona le opere a terra. Gli interessati, dunque, dovranno produrre, oltre all’offerta economica, un piano di gestione.

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