la polemica

Galdi attacca «Contenitori pubblici non utilizzati»

Secondo atto dello scontro tra l’ex sindaco Marco Galdi e l’amministrazione guidata da Enzo Servalli. Questa volta il tema del dibattito è l’utilizzo degli edifici pubblici, la cui ristrutturazione è...

Secondo atto dello scontro tra l’ex sindaco Marco Galdi e l’amministrazione guidata da Enzo Servalli. Questa volta il tema del dibattito è l’utilizzo degli edifici pubblici, la cui ristrutturazione è ormai ultimata. «Il sindaco Servalli si era impegnato a portare alle commissioni disegno urbano, urbanistica e cultura, subito dopo Pasqua, il tema dell’utilizzo dei contenitori pubblici, quali San Giovanni, l’ex Eca, Palazzo Buongiorno, Santa Maria del Rifugio, l’ex mercato del pesce di via Crispi e villa Rende, i cui lavori sono praticamente ultimati - ha sottolineato Galdi – la Pasqua cattolica è passata e tutto tace».

Da qui una provocazione. «Quanto tempo deve passare ancora per decidere come impiegare queste strutture, – ha chiesto l’ex primo cittadino – per predisporre i bandi, per espletarli, per assegnarli e per avviare le attività? Quante famiglie di Cava de’ Tirreni soffriranno la povertà per responsabilità o irresponsabilità».

Nel Consiglio comunale dello scorso 22 marzo Galdi aveva appunto chiesto perché, dal momento che i lavori erano conclusi, non si procedeva ai bandi per le attività commerciali che si prevede di ospitare nelle singole strutture. Nella fattispecie l’ex sindaco aveva fatto l’esempio dell’ex Eca a corso Umberto. Aveva spiegato che nella struttura c’è da assegnare «una sala teatrale che sarà degna di uno dei più bei ridotti italiani. Al primo piano dell’ex Eca c’è poi un ampio salone destinato come zona bookshop del museo e come area di ristoro in un complesso museale». E ancora: «Al piano terra dell’ex Eca sarà realizzato un altro bar al servizio del teatro. Dal momento che i lavori sono quasi completati, non capisco perché non si procede ad emanare i bandi per l’assegnazione dei bar».

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