Salerno

Galasso non risponde al giudice 

Il 22enne resta in carcere, nella sua abitazione c’erano kalashnikov e munizioni

SALERNO. Non risponde alle domande del giudice il 22enne arrestato martedì notte dalla Squadra Mobile dopo che nel suo appartamento è stato ritrovato un kalashnikov perfettamente funzionante e dotato di caricatore e cartucce. Federico Galasso è comparso ieri davanti al giudice delle indagini preliminari Ubaldo Perrotta per l’interrogatorio di convalida dell’arresto, ma ha preferito rimanere in silenzio, lasciando per ora il mistero su chi gli abbia fornito l’arma e su quale fosse l’uso a cui era destinata. Assistito dall’avvocato Serena Sica, Galasso si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il suo arresto è stato convalidato e il gip ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere. Intanto proseguono le indagini dei poliziotti della Mobile, coordinati dal vice questore Lorena Cicciotti, che stanno passando al setaccio i contatti del 22enne con gli ambienti criminali per risalire a chi gli ha fornito l’arma da guerra, trovata nella sua abitazione nel centro storico insieme a diciotto cartucce calibro 7,62x39. Gli agenti l’hanno scoperta nel corso di una vasta operazione di controllo messa in atto in tutto il territorio cittadino e in particolare nelle zone del centro, per contrastare la detenzione illegale di armi e di sostanze stupefacenti. Galasso era già un volto noto alle forze dell’ordine, per essere stato arrestato lo scorso aprile con dieci grammi di cocaina, mentre era in casa dell’ex boss Ciro Persico. Il kalashnikov poteva servire per mettere a segno qualche rapina importante, ma non è escluso che il 22enne ne fosse il temporaneo custode. (c.d.m.)
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