giffoni valle piana

Gal, Loffreda lascia la presidenza

Dopo la perdita di 8 milioni di fondi. Il timone passa a Giuliano

GIFFONI VALLE PIANA. Terremoto politico al Gal Colline Salernitane: dopo aver perso i fondi del programma di Sviluppo Rurale della Regione Campania 2014 - 2020, il presidente Salvatore Loffreda sbatte la porta e rassegna le dimissioni. È l’epilogo di un braccio di ferro che dura ormai da qualche giorno, da quando dalla Regione hanno comunicato che il progetto presentato dagli uffici di via Santa Maria a Vico, era stato ufficialmente bocciato. Da qui sono scattate le dimissioni di Loffreda che, durante il suo breve mandato, ha comunque lottato per non perdere il finanziamento di circa 8 milioni di euro. A nulla, però, è servito il ricorso presentato per evitare questo nefasto risultato, frutto delle incongruenze che i funzionari di Palazzo Santa Lucia hanno evidenziato nel decreto pubblicato sul bollettino ufficiale di lunedì scorso. Le mancanze, si apprende dal Burc, sono tante: «La rappresentanza del gruppo di interesse “parti economiche e sociali” in seno sia all’assemblea dei soci sia al consiglio di amministrazione risulta maggiore del 49%» oppure «l’elaborazione della Strategia di Sviluppo Locale risulta non compilata»; e ancora «mancano gli estremi del conte corrente dedicato» e via scorrendo fino ad arrivare a dodici mancanze, le quali hanno inficiato la valutazione.

Le reazioni alla debacle politico - amministrativa, sarebbero tutte da addebitare alla nuova gestione dell’agenzia di sviluppo insediatasi all’indomani dell’elezione di Antonio Giuliano a sindaco di Giffoni Valle Piana. Furono messi alla porta quasi tutti i funzionari e i consulenti voluti dall’allora presidente Paolo Russomando per far posto a volti nuovi, più vicini politicamente.

Ora Giuliano, dopo la carica di primo cittadino del centro Picentino e dopo essere stato eletto in seno al Consiglio Provinciale, può fregiarsi di un altro incarico, quello di presidente del Gal Colline Salernitane. Giuliano, è stato eletto dopo che i nomi da lui proposti sono stati tutti respinti dall’assemblea formata da numerosi sindaci del comprensorio, da associazione e da imprenditori. L’obiettivo, sostiene Giuliano, «è quello di recuperare ritardi ed inefficienze, scaturite nella presentazione del Bando 2014-2020 misura 19». E l’occasione è prossima: il nuovo bando scade il 2 maggio.

Roberto Di Giacomo

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