Gagliano al posto di Baldi Nuovo rinvio con giallo

L’Avvocatura esprime parere contrario al reintegro di Gambino in assemblea Ma la Giunta per le elezioni ha chiesto un ulteriore parere alla Prefettura

SALERNO. Salvatore Gagliano non subentra ancora alla Regione al consigliere “sospeso” Giovanni Baldi, del Pdl, coinvolto in un’indagine sui falsi invalidi e agli arresti domiciliari. La Giunta per le elezioni, nonostante abbia avuto parere sfavorevole circa il reintegro dell’ex sindaco di Pagani, Alberico Gambino, ha deciso di posticipare, di almeno altri cinque giorni, l’ingresso di Gagliano. L’Avvocatura regionale, infatti, non solo ha evidenziato come il “delitto di concussione rientri nelle ipotesi di sospensione di diritto dalla carica” ma ha pure rimarcato la circostanza che “l’ordinanza di revoca della misura cautelare è fondata sul presupposto che il consigliere non potrà ricoprire cariche pubbliche”. Dunque appare perlomeno ambiguo il nuovo rinvio, che è stato comunicato in aula dal presidente del Consiglio, Paolo Romano, in apertura di seduta, spiegando ai “colleghi” che la Giunta per le elezioni aveva chiesto un’ulteriore consulenza alla Prefettura. La vicenda, però, sta assumendo i contorni di un vero e proprio giallo politico, con gli immancabili colpi di scena. E l’ultima sorpresa dietro l’angolo è il parere “pro-veritate” del legale del consigliere regionale Fernando Zara, Orazio Tedesco, che pur non entrando nel merito del “caso Gagliano”, ha contestato l’interpretazione data dall’assemblea di Palazzo Santa Lucia. Il legale, esaminati gli incartamenti, è giunto alla determinazione che il difensore di Gambino, Giovanni Annunziata, non abbia presentato alcuna richiesta di reintegro ma «il suo contenuto non è altro che una comunicazione di aver proposto appello avverso la sentenza di primo grado». «E dunque – ha precisato Tedesco – se non vi è una richiesta non ci può essere una risposta». Insomma più ombre che luci per un atto, come la surroga di Baldi con Gagliano, che sembrava dovuto e naturale, ma che invece sta diventato un intricatissimo puzzle. Un rompicapo che, almeno si spera, possa essere risolto entro il fine settimana, quando nuovamente l’assemblea sarà chiamata ad esprimersi. In questo lasso di tempo, Gagliano, tenendo fede alla parola data pochi giorni fa, non rilascia alcun commento , attendendo con fiducia la conclusione della vicenda. Resta comunque l’amarezza per un tira e molla che si sta trascinando già da un po’ di tempo e che «mortifica e offende – come ha evidenziato Gagliano in una precedente dichiarazione – i miei 13mila elettori che si sono visti negato il diritto ad avere in aula il proprio rappresentante e tutti i cittadini della Campania che non possono avere un’assemblea nel pieno della propria composizione e funzionalità».

Gaetano de Stefano

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