la sentenza
Furto in casa Patteggia uno dei ladri
Ha patteggiato un anno e otto mesi di reclusione per l’accusa di furto e ricettazione, il magrebino Salem Boazizi, imputato per il colpo in un giardino eseguito insieme ad un complice nell’aprile...
Ha patteggiato un anno e otto mesi di reclusione per l’accusa di furto e ricettazione, il magrebino Salem Boazizi, imputato per il colpo in un giardino eseguito insieme ad un complice nell’aprile scorso. Boazizi, difeso di fiducia dall’avvocato Anna Manzo del foro di Nocera Inferiore, ha chiuso la sua vicenda giudiziaria con la pena concordata, dopo aver ricevuto il decreto di citazione diretta a giudizio, con accordo con il pubblico ministero rispetto alla quantificazione della pena e l’ammissione di responsabilità.
Il blitz dei due era stato eclatante, eseguito nel cuore della notte all’interno di una villetta a Nocera Inferiore dopo una precedente perlustrazione della zona a bordo di un’auto, come emerso dagli atti investigativi dei carabinieri, raggiunti dalla telefonata di emergenza dopo il colpo che aveva fruttato una Fiat Punto e una bicicletta. La coppia di ladri, separati poi in fase di giudizio per la scelta di due riti diversi, aveva preso la bicicletta sistemata in giardino infilandola nel portabagagli dell’auto per poi fuggire, via a bordo di due diverse vetture, con una ulteriore auto, una Renault Clio, risultata rubata pochi giorni prima a San Giuseppe Vesuviano e per questo valsa un’ulteriore contestazione accusatoria.
Il colpo era fallito per l’intervento delle vittime, che si erano lanciate all’inseguimento dei due con la fuga provvisoria di uno e il riconoscimento dell’altro: successivamente, i due erano stati arrestati a distanza di ore. In fase di interrogatorio, entrambi avevano fornito versioni non credibili, con una storia di ricerca di lavoro conclusa per strada. In termini di credibilità qualcosa non aveva funzionato nelle spiegazioni fornite, con la misura cautelare imposta sulla base del quadro probatorio e della personalità dei due, con precedenti penali a carico. Per uno dei due imputati, il giudice del Tribunale di Nocera Inferiore ha accolto la richiesta di patteggiamento presentata dalla difesa.(a. t. g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il blitz dei due era stato eclatante, eseguito nel cuore della notte all’interno di una villetta a Nocera Inferiore dopo una precedente perlustrazione della zona a bordo di un’auto, come emerso dagli atti investigativi dei carabinieri, raggiunti dalla telefonata di emergenza dopo il colpo che aveva fruttato una Fiat Punto e una bicicletta. La coppia di ladri, separati poi in fase di giudizio per la scelta di due riti diversi, aveva preso la bicicletta sistemata in giardino infilandola nel portabagagli dell’auto per poi fuggire, via a bordo di due diverse vetture, con una ulteriore auto, una Renault Clio, risultata rubata pochi giorni prima a San Giuseppe Vesuviano e per questo valsa un’ulteriore contestazione accusatoria.
Il colpo era fallito per l’intervento delle vittime, che si erano lanciate all’inseguimento dei due con la fuga provvisoria di uno e il riconoscimento dell’altro: successivamente, i due erano stati arrestati a distanza di ore. In fase di interrogatorio, entrambi avevano fornito versioni non credibili, con una storia di ricerca di lavoro conclusa per strada. In termini di credibilità qualcosa non aveva funzionato nelle spiegazioni fornite, con la misura cautelare imposta sulla base del quadro probatorio e della personalità dei due, con precedenti penali a carico. Per uno dei due imputati, il giudice del Tribunale di Nocera Inferiore ha accolto la richiesta di patteggiamento presentata dalla difesa.(a. t. g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA