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Furto di corrente al cimitero

A giudizio per peculato un ex dipendente del municipio

PAGANI. Affronterà l'udienza preliminare con l’accusa di concorso in peculato l’ex elettricista comunale Vincenzo Ragosa, settantunenne, difeso dall’avvocato Vincenzo Calabrese, coinvolto nell’inchiesta sul cimitero.

Il processo madre ricostruiva dal 1999 al 2004 una articolata vicenda penale al cimitero di Pagani, partendo dalla realizzazione di una cappella gentilizia all’interno della struttura da parte di Dino Malet, all’epoca dei fatti assessore al personale, con dei lavori realizzati attingendo energia elettrica abusivamente dall’allaccio comunale. Ragosa omise di effettuare il distacco dell’allaccio abusivo realizzato, rendendosi così complice del direttore nell’appropriazione dell’energia elettrica con mezzi fraudolenti.

Il nodo dell’accusa contestata riguarda l’utilizzo di quella energia, di fatto comunale, per alimentare i macchinari dei contestati lavori di ampliamento e ristrutturazione della cappella gentilizia appartenente a Malet, che fu assolto dall’accusa particolare, nel periodo compreso tra giugno e luglio 2004.

Molto più ampio era il lavoro della procura su quanto accadeva all’interno del camposanto, con estumulazioni effettuate dopo soli sette anni rispetto ai venti previsti, senza che la naturale decomposizione fosse ultimata, per ottenere vantaggi in denaro da parte dei familiari. All’atto della sentenza i giudici rinviarono al pm Sessa gli atti riguardanti Ragosa.

(a. t. g.)

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