Furti nelle auto davanti alla scuola Mari 

I ladri utilizzano un congegno elettronico che impedisce la chiusura delle vetture dei genitori che accompagnano i figli

Ennesimo furto a Torrione davanti alla scuola “Matteo Mari” e zone limitrofe. Ieri mattina un genitore ha accompagnato il figlio alla scuola materna, lasciando l’auto in sosta nei presi dell’istituto scolastico, in piazza Alfonso Trucillo. In una manciata di secondi, il padre è uscito e si è rimesso in auto. Raggiunto direttamente il posto di lavoro ha scoperto che ignoti avevano rubato nella sua vettura un computer portatile, compreso i cavi di collegamento, custodito in una borsa portadocumenti lasciata nella vettura.
Il derubato aveva visto lampeggiare gli indicatori di direzione quale necessario segno della chiusura delle portiere dell’auto al momento del parcheggio. Al ritorno, la vettura è stata regolarmente aperta dal proprietario e nulla lasciava presagire che ci fosse stato un furto. Solo al momento dell’uscita dalla Lancia Musa per recarsi al posto di lavoro, il manager ha scoperto il furto del costoso portatile poiché la borsa portadocumenti risultava più leggera del solito e ha verificato se vi fossero segni di scasso o forzature delle portiere, ma non ne ha trovati.
Un danno notevole, più che per il prezzo del computer portatile per i dati importanti contenuti e per la riservatezza delle informazioni aziendali. «Non è il primo caso che capita in zona – afferma Raimondo Aufiero, il derubato di ieri mattina – pare che ci siano stati altri dodici episodi del genere, tra la “Matteo Mari” e l’asilo privato Cif Santa Maria Goretti. Nella “chat delle classi” dei bimbi che frequentano le scuole, anche private di Torrione, da mesi era stato lanciato l’allarme per la sparizione di borse lasciate nelle vetture mentre i genitori accompagnavano i figli a scuola. Pochi attimi e tutto spariva».
«Per fortuna – si consola il genitore – il dispositivo è protetto da password e se dovesse essere collegato in rete verrebbe immediatamente inizializzato (resettato, ndr) da un’app attiva e soprattutto la maggior parte dei dati sono su cloud che ho prontamente bloccato dal mio smartphone». Dalla “chat delle mamme” si legge che il 29 e il 30 novembre ci sono stati due casi di borse sottratte alle mamme mentre accompagnavano i figli a scuola, poco prima era stato rubato un personal computer sempre da una vettura in sosta. In un altro caso, spariti telefono cellulari e altri oggetti.
Tutte le vittime, sia mamme che papà, sottolineano che avevano chiuso regolarmente con il telecomando la vettura e che si sono allontanati per pochi istanti. È probabile, quindi, che ladri specializzati si appostino davanti agli istituti scolastici, sia pubblici che privati presenti in zona, attendono che i genitori degli alunni lascino l’auto parcheggiata e attivando un dissuasore elettronico che impedisce la chiusura elettronica delle portiere, in pochi istanti entrano nella vettura, rubano quanto c’è di valore e si allontanano senza clamore.
«Oltre al controllo delle forze dell’ordine – sottolinea Aufiero – c’è bisogno che i cittadini facciano fronte comune nel controllo delle strade, davanti alle scuole nei quartieri di residenza, prestando attenzione a ciò che accade e denunciando immediatamente anche i movimenti sospetti alle forze dell’ordine. Non possiamo affidarci solo alla videosorveglianza che non potrà essere mai tanto capillare per controllare tutti gli angoli delle nostre città». E proprio ieri pomeriggio una pattuglia della polizia municipale di Salerno presidiava l’uscita dalla scuola degli alunni. «Non possiamo controllare la viabilità tra auto, furgoni e bambini per gli attraversamenti pedonali e controllare allo stesso tempo le auto in sosta» dice un’agente della Municipale.
Salvatore De Napoli
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