Furti nel cimitero Recinzione rotta e via libera ai ladri 

Colpi continui per trafugare fioriere, copri lampade e piante I custodi: «Entrano quasi sempre dal lato sui binari»

Piante, fioriere in rame, statuette di bronzo, copri lampadine e talvolta i fiori stessi. Non c’è più rispetto neanche per le tombe, ad Eboli, con i cittadini che hanno evidenziato l’intensificarsi in queste ultime settimane di una triste usanza che va avanti da tempo, ovvero quella di rubare oggetti più o meno di valore dalla parte superiore delle lastre in marmo delle tombe. «Portano via soprattutto i portafiori in rame, probabilmente per rivenderli», racconta un commerciante che gestisce un’attività proprio nella zona del cimitero.
Nonostante la presenza di cartelli che segnalano videosorveglianza all’entrata del camposanto, molti ebolitani si sono chiesti come faccia a sparire sempre qualcosa dalle tombe e gli operai del servizio cimiteriale, comunemente definiti guardiani o custodi, dipingono un quadro molto chiaro dell’ondata di furti: «Vengono rubate prevalentemente fioriere o statuette in bronzo o in rame, probabilmente per essere rivendute e guadagnare qualche decina o centinaia d’euro».
L’ultimo caso in ordine cronologico è quello del furto di due statue in bronzo, di cui una dal valore di circa 700-800 euro. La maggior parte dei furti, come raccontato dai custodi, avviene nel lato est o nel lato ovest rispetto all’entrata principale del cimitero, essendo zone con meno affluenza rispetto alle altre. I colpi si consumano quasi sempre di notte, mentre durante il giorno vengono registrati furti che avvengono tra gli stessi visitatori del cimitero: «Spesso chi si ritrova la tomba senza più la fioriera, decide di rubarla da un’altra tomba per metterla sulla propria – raccontano i guardiani – innescando una catena di piccoli furti».
I custodi pare abbiano individuato un punto cieco da cui riescono ad entrare i malviventi: «C’è un punto nei pressi del Campo B, che affaccia sui binari e sulla ferrovia. La strada e le recinzioni sono distrutte e malandate – raccontano i custodi del cimitero - quindi chiunque può scavalcare ed entrare facilmente». Infatti, la maggior parte dei furti è avvenuta proprio in quell’area che ha una facile via d’accesso e allo stesso tempo una facile via di fuga.
«A me hanno rubato addirittura il copri lampadina in vetro sulla tomba dei miei genitori», racconta una donna presente al cimitero in visita ai familiari, «io una volta ho beccato una donna che trafugava sulla tomba dei miei parenti in cerca di una fioriera perché la sua le era stata rubata», racconta un uomo che sostava sulla tomba di un parente.
Filippo Folliero
©RIPRODUZIONE RISERVATA